Pescara.”Stiamo studiando nella maniera più spigolosa possibile la procedura messa in campo fino ad oggi per fare in modo che mai più si conosca quel minimalismo che la Regione ha prodotto, nei tempi passati, rispetto ad infrastrutturazioni simili all’elettrodotto Villanova-Gissi”.
Così il presidente della Giunta regionale, Luciano D’Alfonso, ai partecipanti ai lavori del tavolo di confronto in corso di svolgimento, a Pescara, in Regione. Tavolo al quale partecipano i sindaci dei Comuni interessati dall’opera, i rappresentanti dei comitati cittadini che si oppongono alla realizzazione dell’elettrodotto, diversi consiglieri regionali, i dirigenti di Terna responsabili del dossier Abruzzo oltre ai rappresentanti di associazioni ambientaliste.
“Rispetto a questa vicenda, ho un doppio livello di atteggiamento – ha proseguito il presidente della Giunta -. Infatti, se come presidente della Regione, ho il dovere di garantire rispettosità istituzionale a questo confronto, so bene anche che la zonizzazione di queste infrastrutture poteva conoscere un altro percorso rispetto a quello seguito e che ora conosciamo grazie allo scrupoloso a attento lavoro della consigliera regionale Sara Marcozzi cui va dato atto”. Ancora D’Alfonso. “Si tratta di un confronto da realizzare in un quadro di verità – ha sottolineato D’Alfonso – anche alla luce del dibattito che si è iniziato una decina di giorni fa in Consiglio regionale e che ha permesso di evidenziare alcune questioni chiave. La prima, posta sia dalla cittadinanza che dalle istituzioni territoriali, andava nella direzione di determinare uno stop ad ogni attività realizzativa. Questo, – ha proseguito il Presidente – sia in ragione della pericolosità dell’opera che per l’applicazione di un principio di precauzione a tutela della salute dei cittadini e del valore dell’ecosistema di riferimento”.
D’Alfonso ha ricordato, a tal proposito, di aver assunto l’impegno di determinare da un lato un approfondimento di merito attraverso l’ascolto delle competenze scientifiche e dall’altro di fare in modo che la procedura potesse arricchirsi di un guadagno di correttezza amministrativa e di un riconoscimento di responsabilità sociale.
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