La figura dell’Amministrazione di sostegno proposta nel Progetto è quella di una persona garante dei diritti umani di un’altra persona, che vive una condizione di fragilità, a lui “affidata” e poi, solo in conseguenza, un gestore di patrimonio.
“La Regione Abruzzo – ha affermato l’assessore regionale alle Politiche Sociali, Marinella Sclocco – ha riconfermato il valore di questo nuovo Istituto giuridico nell’art. 18 della legge finanziaria 2014, che modifica i commi 2 e 3 dell’articolo 52 della L.R. 1/2012. La Regione – ha proseguito l’assessore – ha anche istituito, presso le quattro Province, gli Albi dei soggetti qualificati e disponibili ad assumere l’incarico volontario di Amministratore di sostegno e, presso la Direzione regionale competente, per fini statistici e conoscitivi, l’Elenco regionale dei soggetti disponibili a svolgere l’incarico di Amministratore di sostegno; inoltre, si impegna a favorire e promuovere la conoscenza e la divulgazione dell’Amministrazione di sostegno. Il progetto di una Legge regionale sulla figura dell’Amministratore di Sostegno – conlcude l’assessore Sclocco – sarà, infine, un traguardo importante per la nostra Regione, nel riconoscimento dei diritti delle persone non autosufficienti”.
Le tre aree di fragilità oggetto del Progetto sono la terza età, la disabilità e la malattia mentale. Ognuna di queste tematiche è contenuta all’interno dei tre promo video realizzati: Rita rappresenta il mondo degli anziani, coloro che oggi hanno difficoltà a curare i propri interessi, a custodire la propria storia personale e ad accedere ai servizi; per la vita indipendente di Martina, disabile, l’amministratore di sostegno diventa uno strumento di protezione e di promozione, utile per valorizzare le sue capacità e per non essere discriminata; infine, quando a causa di una sofferenza psichica diventa difficile il fare quotidiano, come per Federica, Giovanna e Giacomo, l’amministratore di sostegno serve per mantenere il diritto di parola sulla loro vita.
“Il riconoscimento dell’istituto dell’amministrazione di sostegno da parte della Regione Abruzzo – ha commentato la dottoressa Maurizia Iezzi del Dipartimento di Salute Mentale della Asl2 Lanciano Vasto Chieti nonché coordinatore scientifico del Progetto – rappresenta una scelta di civiltà, strumento importante per la salvaguardia dei diritti di cittadinanza delle persone fragili, che, tuttavia, richiede l’effettiva collaborazione tra le istituzioni e le associazioni operanti nell’area sociale e socio-sanitaria per divenire realmente operativo. A dieci anni dalla sua approvazione, la legge 6/2004 è diventata una concreta alternativa all’interdizione ed all’inabilitazione dei soggetti non autonomi nella cura dei propri interessi di vita quotidiana – ha aggiunto la dottoressa Iezzi -, rendendo il ricorso a tali istituti residuale e meritevole di un loro effettivo e definitivo superamento”.
Il Progetto si concluderà a dicembre con un Convegno finale, nel quale sarà presentata una Breve Guida all’Amministrazione di Sostegno per famiglie e operatori della regione Abruzzo.