La gara per l’assegnazione dell’azienda è stata portata avanti dal CdA e i lavoratori la scorsa settimana avevano proclamato uno sciopero per venerdì 8 agosto con un preciso messaggio: ‘non possiamo pagare gli sprechi e le inefficenze di Arpa’.
Una situazione tesa che la nuova maggioranza in Regione, rappresentata dal consigliere Camillo D’Alessandro, ha deciso di affrontare, incontrando le parti venerdì scorso a Pescara.
Due le soluzioni sul tavolo, la prima consiste nella vendita delle azioni con contestuale affidamento delle prestazioni contrattuali fino ad un periodo di cinque anni, mentre la seconda doverebbe far diventare la società Sistema Srl totalmente pubblica, con completa pubblicizzazione del capitale e trasformazione della Sistema in società in house, attribuendo ad essa anche nuovi compiti operativi per lo sviluppo e la gestione di progetti di integrazione tariffaria regionale che si rendono indispensabile in relazione alle normative statali relative alla informatizzazione di sistemi di trasporto. Tale ultima ipotesi appare coerente con la determinazione di regione Abruzzo di voler procedere al riassetto delle società di tpl con l’obiettivo della società unica dei trasporti”.
D’Alessandro ha confermato alle parti che “entrambe le ipotesi devono essere ulteriormente sottoposte a verifica di fattibilità economica e giuridica ed in particolare per la pubblicizzazione del capitale di sistema è necessario prima procedere a compiere tutti gli atti necessari per fare uscire ARPA S.p.A.. dalla attuale condizione di difficoltà finanziaria”.
I sindacati, nel frattempo, per scongiurare la privatizzazione di Arpa ha concordato forme di razionalizzazione dei costi relativamente a tutte le aree produttive anche se in maniera differenziata, agendo sul costo del personale tramite i contratti di solidarietà da applicare con quote differenziate tra il personale ed anche agendo sulle provvigioni attualmente riconosciute a Sistema Srl per la vendita e distribuzione di titoli di viaggio del gruppo ARPA, prevedendone la diminuzione”.
Un’apetura apprezzata sia dalla Regione che dall’Arpa e presto tutti gli attori potrebbero tornare a sedersi intorno a un tavolo, alla presenza anche del Cda di Sistema.