Sono i primi presidenti delle Commissioni consiliari permanenti del Consiglio regionale, eletti nel corso delle sedute di insediamento di oggi pomeriggio. Vice presidenti sono stati eletti Gianni Chiodi (Prima Commissione, Forza Italia), Emilio Iampieri (Seconda Commissione, Forza Italia), Gianluca Ranieri (Terza Commissione, M5S). I Consiglieri segretari, infine, saranno Alberto Balducci (Prima, PD), Mario Olivieri (Seconda, Abruzzo Civico) e Camillo D’Alessandro (Terza, PD).
Le votazioni continueranno domani, giovedì, con l’elezione dei presidenti della Quarta Commissione (Politiche europee, internazionali, Programmi della Commissione europea, Partecipazione ai processi normativi dell’Unione europea), della Quinta (Salute, Sicurezza sociale, Cultura, Formazione e Lavoro), della Commissione di Vigilanza e della Giunta per il Regolamento.
Nel frattempo il Consiglio regionale è stato convocato dal presidente Giuseppe Di Pangrazio per martedì 15 luglio all’Emiciclo. All’ordine del giorno la discussione sul programma di governo illustrato dal presidente della Regione Luciano D’Alfonso nel corso della seduta di insediamento. La Conferenza dei Capigruppo, su proposta del presidente Giuseppe Di Pangrazio, ha concordato sull’opportunità di far intervenire, oltre ai capigruppo, i consiglieri regionali che vorranno farlo, così da consentire un dibattito il più ampio possibile all’interno dell’Aula. L’Assemblea sarà poi chiamata a esaminare e votare l’istituzione di una Commissione speciale per le modifiche alla legge elettorale e per l’attuazione e le modifiche allo Statuto. “Primo passo per procedere alla revisione della legge elettorale regionale – spiega il presidente Di Pangrazio – che come tutti sappiamo, ha presentato evidenti problemi di applicazione e interpretazione nelle elezioni regionali del 25 maggio scorso. Al momento dell’insediamento, la maggioranza di centrosinistra aveva assicurato che uno dei primi atti di questa Legislatura sarebbe stato proprio la modifica della legge elettorale, per introdurre i necessari correttivi che evitino per il futuro il ripetersi di quanto accaduto in questa consultazione”.