La ricerca da cui emerge questo dato riporta anche i dati per le singole regioni italiane. Un primo aspetto che emerge è che, contro una media nazionale che, come si è detto, è di 184, in Molise sono state vendute 462 auto usate per ogni 100 nuove: questo dato porta il Molise al primo posto della graduatoria regionale italiana. All’ultimo posto di questa graduatoria vi è la Valle d’Aosta, dove sono state vendute solo 114 auto usate per ogni 100 auto nuove immatricolate.
Tra Molise e Valle d’Aosta si collocano tutte le altre regioni italiane. Balza agli occhi come ai primi posti della graduatoria, dopo il Molise, vi siano tutte le altre regioni meridionali: la Campania (428), la Puglia (414), la Sicilia (396), la Basilicata (373), la Calabria (352) e la Sardegna (335). Viceversa, in coda possiamo trovare le regioni del centro nord. Il motivo principale di questa netta separazione, secondo il Centro Studi Continental, risiede nella minore capacità di spesa che caratterizza le regioni meridionali rispetto alle regioni settentrionali (colpite certamente dalla crisi degli ultimi anni, ma ancora, evidentemente, molto più ricche rispetto a quelle del sud).
In ogni caso, la ricerca dimostra che è molto alto l’interesse degli italiani per le auto usate. Proprio per questo il Centro Studi Continental ritiene utile ricordare, a chi si accinge ad acquistare un’auto usata, che deve prestare attenzione allo stato d’uso della vettura. In particolare sono da controllare gli pneumatici, che sono di fondamentale importanza per la sicurezza dell’auto e possono contribuire a ridurre sensibilmente il consumo di carburante e le emissioni ambientali. Gli elementi a cui prestare attenzione, per quanto riguarda gli pneumatici, sono: il consumo del battistrada (che secondo il codice della strada non deve essere mai inferiore a 1,6 mm, ma è buona cosa non misuri mai meno di 3,0 mm per ragioni di sicurezza, soprattutto su strade bagnate), la pressione di gonfiaggio e le condizioni esterne (per verificare che non siano presenti tagli o abrasioni). A questo si aggiunge la corrispondenza della misura e degli indici di carico e velocità a quanto riportato sulla carta di circolazione, e la verifica della omologazione per la circolazione nei paesi europei (certificata dalla marcatura “E” sul fianco dello pneumatico), entrambe necessarie per circolare senza incorrere nelle sanzioni previste dal Codice della Strada.