Pescara. Stamattina Luciano D’Alfonso, candidato alla presidenza della Regione per la coalizione “Insieme il nuovo Abruzzo”, ha presentato in conferenza stampa, insieme al professore dell’università di Chieti Gaetano Bonetta e al cantautore Mimmo Locasciulli, alcuni impegni programmatici “che ci consentiranno – ha detto – di operare una rivoluzione amministrativa”.
La prima novità prevede “lo stravolgimento per le nomine negli enti di competenza regionale: finora le nomine sono state fatte (nell’ipotesi migliore) su base fiduciaria attraverso l’analisi dei curriculum vitae. Noi diciamo che il curriculum non basta a motivarle, c’è bisogno di un dato ulteriore: la nomina si effettuerà dopo aver valutato il curriculum e centralmente l’impegno programmatico del candidato, per cui sarà possibile il controllo e la verifica puntuale da parte del nominante e dell’utenza appositamente valorizzata nell’ambito delle procedure da seguire per la nomina e il controllo della rendicontazione produttiva. Questo meccanismo determinerà un’altra rivoluzione: a chi è scelto spetterà un rimborso minimo per le spese effettivamente sostenute, il resto della retribuzione sarà agganciato ai risultati per come essi si evidenziano in maniera validata dall’utenza, come accade in molte realtà private”.
La seconda rivoluzione riguarderà lo stato delle opere incompiute: “Nel 1993 venne fatto un libro bianco sulle incompiute, rimasto poi lettera morta. Noi faremo una carta fotografica di esse, ne cito due per tutte: l’autoporto di Roseto e la struttura intermodale di Avezzano. Per evitare che ci sia un intervallo tra il concepimento di un’opera e la sua realizzazione, ci doteremo di una legge regionale obiettivo da approvare a fine anno, con cui si stabiliranno gli obiettivi prevalenti e le figure titolari di poteri per ciascuna opera”.
La terza idea incrocia trasporti ed economia: “In Abruzzo ci sono consorzi industriali legati a siti produttivi che non hanno connessione ferroviaria. Questo significa impedire ai beni prodotti di arrivare sui mercati. Dobbiamo realizzare una connessione ferroviaria per ogni area, da inserire nel Piano regionale dei trasporti”.
Quarto provvedimento in carniere: “Qui c’è una forte domanda di cicloturismo – ha affermato D’Alfonso – noi realizzeremo una grande armatura costituita da una pista ciclabile sulla costa e piste in corrispondenza delle aste fluviali. Ci saranno quattro hub per l’interscambio dei mezzi a Martinsicuro, Pineto, Francavilla e Vasto. Queste opere verranno finanziate dalle royalties derivanti dalla produzione idroelettrica in Abruzzo: vogliamo che le royalties spettanti alla collettività per la ricchezza proveniente dai ricavi dell’idroelettrico vengano moltiplicate per 10 rispetto alla cifra attuale”.
Il discorso è poi scivolato sulle liste e sono usciti i primi nomi ufficiali: “Avremo 240 candidati, e due liste civiche con 58 persone, tra le quali l’ingegner Emilio Nusca, coordinatore dei comuni del cratere, a L’Aquila; l’avvocato Stefano Rossi, libero professionista aquilano; il consigliere comunale aquilano Enrico Verini; Lucia Pandolfi, consigliere provinciale a L’Aquila; Franco Migliarini, segretario regionale Uil pubblica istruzione; Enzo Alloggia, presidente degli emigranti svizzeri e membro dell’associazione Abruzzesi nel mondo; Pino Buongarzoni, chirurgo a Chieti; Gaetano Bonetta, docente universitario a Chieti; Quirino Di Nisio, primario emerito di ginecologia, a Chieti; Fabio Travaglini, direttore dell’UniPmi di Chieti; Donato Di Fonzo, presidente del consiglio comunale di Lanciano; Mimmo Locasciulli, cantautore e medico, di Penne; Licio Di Biase, consigliere comunale a Pescara; Roberta Pellegrino, pescarese, impegnata nelle pari opportunità con l’associazione Ananke; a Teramo ci saranno Valdo Di Bonaventura, il ‘liberatore’ della sanità teramana; Monia Pecorale, segreteria provinciale Cgil funzione pubblica; Annamaria Di Furia, vicepresidente provinciale della Cia; Giuseppe D’Alonzo, sindaco di Crognaleto; Valeria Franceschini, funzionario di banca; Ivano Capriotti, dirigente ospedaliero; Nausica Cameli, assessore a Giulianova; Cinzia Iannone, dottoressa a Roseto”.
Per quanto riguarda la candidature oggetto di polemiche nei giorni scorsi, D’Alfonso ha affermato che “su Angelo Di Paolo c’è una riflessione in atto: due partiti hanno sollevato il problema della grandezza della coalizione, il mio impegno è portare l’Abruzzo nelle istituzioni includendo anche chi ha maturato esperienze istituzionali, ma su questo ascolterò ciò che deciderà l’insieme dei partiti che mi sostiene; su Giorgio D’Ambrosio è in corso un’istruttoria rigorosa all’interno del Pd”.
L’ultima novità segnalata dal candidato presidente è che “il programma avrà dei garanti: essi renderanno certo il fatto che i punti del programma siano attuati ed eventualmente esprimeranno pubblico biasimo per il mancato o non coerente rendimento amministrativo decisionale fino a poter attivare l’istituto del recall, che sarà previsto nella carta statutaria regionale. Le caratteristiche di queste figure sono la riconoscibilità sociale, la competenza e l’assoluta mancanza di vincoli ideologici. Sono 80 e tra loro figurano l’imprenditore Gabriele Gravina, il rettore dell’università di Teramo Luciano D’Amico, il prorettore dell’ateneo aquilano Carlo Masciocchi, i docenti dell’università “G. D’Annunzio” Roberto Mascarucci e Piergiorgio Landini, il presidente della sezione abruzzese della Società filosofica italiana e direttore scientifico del festival della Filosofia di Francavilla al mare Carlo Tatasciore; l’avvocato Antonio Valentini, presidente di Intesa a L’Aquila; l’avvocato Tommaso Navarra, difensore di parte civile nel processo per la discarica di Bussi; il presidente della Camera di Commercio di Pescara Daniele Becci; il presidente della Pescara calcio Daniele Sebastiani”.