Regione Abruzzo, opposizioni attaccano: bilancio falsato, atti alla Corte dei Conti e al Governo

L’Aquila. Si è tenuta questa mattina la conferenza stampa dei gruppi dell’opposizione nell’aula del consiglio regionale a L’Aquila . Alla conferenza stampa erano presenti i Capigruppo  del centrosinistra Camillo D’Alessandro (PD), Lucrezio Paolini (IDV), Franco Caramanico (SEL) , Gino Milano (Centro Democratico) , il vice presidente del Consiglio regionale Giovanni D’Amico, il consigliere (PD) Giuseppe Di Pangrazio.

“ Un amministratore pubblico dovrebbe comportarsi come un buon padre di famiglia. Chiodi conclude il proprio mandato mentendo alla propria famiglia, all’Abruzzo, lasciando in eredità la peggiore delle cambiali, un bilancio falso. Così come è falso che in questo bilancio è prevista una riduzione della tassazione regionale. Sia chiaro , il danno per gli abruzzesi si verificherebbe con l’approvazione del bilancio, non certo con l’esercizio provvisorio”Lo ha affermato in apertura della conferenza stampa  il capogruppo del PD in Consiglio regionale Camillo D’Alessandro puntando il dito contro Chiodi in relazione ai rilievi della Corte dei Conti“ La Corte dei conti, con propria deliberazione – rilevano le opposizioni – ha sancito che l’intero processo di approvazione del bilancio è inficiato dalla mancata approvazione di due rendiconti degli anni precedenti. Non viene così rispettato l’obbligo costituzionale del pareggio di bilancio oggi sancito nella Costituzione, una novità costituzionale, con l’articolo 81, che rende illegittimo contabilmente ed incostituzionale il bilancio. Per questo ci rivolgeremo a Corte dei Conti e Governo nazionale, in tal senso abbiamo interessato il sottosegretario Giovanni Legnini”“Si approvino prima i rendiconti – ha affermato D’Amico – e poi il bilancio, non si può scherzare sulla pelle degli abruzzesi, con un bilancio che è una finzione e che non riguarda l’Abruzzo e gli abruzzesi ma solo la propaganda di Chiodi, che appare più come un disperato tentativo di coprire la verità ”“ Il risanamento non c’è stato – ha rimarcato Lucrezio Paolini – e Masci ha poco da festeggiare , lo chieda agli abruzzesi e si accorgerà che l’Abruzzo del palazzo e diverso dall’Abruzzo reale”“Con senso di responsabilità – ha chiarito Gino Milano – abbiamo indicato la via della verità, presentando una pregiudiziale che dimostrava la improcedibilità nella approvazione del bilancio, rigettata dalla maggioranza. Tutto viene sacrificato da Chiodi per speranze elettorali, per noi viene prima l’Abruzzo. Per questo il bilancio non si può approvare”“ Basta leggere – ha concluso Franco Caramanico –  la stessa relazione dei revisori dei Conti che impongono l’approvazione urgente dei rendiconti dovrebbe imporre alla maggioranza di fermarsi. Sul piano politico ora è chiaro a tutti la bufala del risanamento e del risanatore”

 

La replica di Chiodi: sono solo bugie

 

L’opposizione cerca di mettere in bocca alla corte dei conti parole che non ha detto.La lettura che danno della relazione è infatti errata, nella relazione, la Corte dei Conti, ricorda che le norme di contabilità non consentono di applicare al bilancio di previsione l’avanzo disponibile, se non sono stati approvati i consuntivi. Nel bilancio 2014 ? stato solamente iscritto l’avanzo vincolato. L’avanzo di amministrazione non è iscritto per pareggiare il bilancio della Regione Abruzzo, come qualcuno vorrebbe far pensare con questa pretestuosa polemica. C’è anche da dire che i revisori dei conti hanno dato parere positivo sul bilancio che rispecchia i requisiti di legge. Non c’è equilibrio a causa della disastrosa gestione della passata amministrazione della sinistra che ha fatto sprofondare l’Abruzzo nel baratro del peggior debito pubblico tra le regioni italiane.

 

Approvato il Dpef: seduta aggiornata domani alle 12

 

L’Assemblea del Consiglio regionale, dedicata all’approvazione del Bilancio di previsione 2014, in apertura dei lavori, ha approvato il Documento di Programmazione Economico-Finanziaria 2014-2016. Dopo una verifica in Aula, il Presidente Pagano ha aggiornato la seduta a domani, lunedì 30 dicembre alle ore 12, per consentire ai Capigruppo di esaminare i 292 emendamenti depositati.

 

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