Pescara. “Chiodi sarebbe capace di dichiarare guerra all’Austria, far scoppiare la secondo guerra mondiale pur di non fare le elezioni. Il dubbio di costituzionalità della legge elettorale è una balla clamorosa, perché esattamente uguale a quella dei comuni, chi vince prende il 60% dei consiglieri”. Lo ha affermato il Capogruppo del Pd in consiglio regionale Camillo D’Alessandro in apertura della conferenza stampa del Gruppo PD alla quale hanno partecipato i consiglieri Di Luca, Ruffini, D’Amico, Di Pangrazio.
“Chiodi è l’unico in Italia – ha attaccato D’Alessandro – a festeggiare durante un funerale. L’Abruzzo che c’era cinque anni fa non c’è più, siamo devastati dalla disoccupazione, le famiglie abruzzesi si sono drammaticamente impoverite, le imprese chiudono ogni giorno, mentre Chiodi festeggia il suo presunto operato. Sulla sanità – ha sottolineado D’Alessandro – si è consumata la più grande bugia. La sanità modello Dracula, si pareggia suicchiando l’offerta sanitaria, che muore . a gennaio mobilitazione, parte Viaggio in abruzzo””Chiodi ha avuto a disposizione – ha rimarcato Ruffini – tra i vari strumenti di programmazione. oltre un miliardo e mezzo di Euro, dispersi inutilmente””L’Abruzzo è ormai un fantasama” ha concluso Giovanni D’Amico.
TUTTI I PUNTI DEL PARTITO DEMOCRATICO SUI 5 ANNI DI BUGIE DI CHIODI
FINTO RISANAMENTO: MODELLO DRACULA, come far quadrare i conti sulla pelle dei cittadini: 160 milioni di Euro di mobilità passiva, liste di attesa incivili, azzerata medicina sul territorio. Anche Dracula per rimanere in vita lui succhiava il sangue agli altri, così il pareggio di bilancio viene raggiunto succhiando l’offerta sanitaria che in abruzzo non c’è più.
DOVE SONO FINITI I 5 NUOVI OSPEDALI. Chiodi ha avuto a disposizione 250 milini di Euro n 5 anni. Cinque anni di annunci di inzio lavori. Dove stanno i nuovi ospedali di Sulmona, Avezzano, Lanciano, Vasto e Giulianova ?ABRUZZO ISOLATO : La nostra Regione è stata tagliata fuori dlle rotte dello sviluppo, fuori dai corridoi europei, fuori dalla rete di mobilità, fuori dalla velocizzaizone dei trasporti su ferro. Nenache tentata la strategia delle allenza delle Regioni limitrofe, come proposta da noi, la Marca Adriatica per essere più forti in Italia ed in Europa-
INFRASTRUTTURE ZERO SPACCATO In cinque anni neanche un nuovo centimetro quadrato di nuove infrastrutture è stato realizzato. A maggio 2009 promessi 6 miliardi di investimenti, con crono programma e firma dell’atto con l’allora Presidente Berlusconi. Solo qualche mese fa, nuovo annuncio, nuova bugia: alla presenza del Ministro Lupi. Neanche un euro stanziato. Neanche un metro quadro dragato nei porti e ridotti i voli da e per l’Abruzzo. ECONOMIA Mancano all’appello 90 mila posti di lavoro. Raggiunto il più alto tasso di mortalità delle imprese mai conosciuto in Abruzzo
LA BALLA DELLE RIFORME Zero riforme: dopo cinque anni ancora tre società dei trasporti, cinque Ater, cinque consorzi di bonifica, sei società di gestione dell’acqua, nessuna riforma delle società partecipate e controllate, nessuna riforma della pubblica amministrazione regionale. Riforme approvate e rimaste sulla carte: ERSI (ATO unico mai costituito), riforma dei consorzi industriali (legge sbagliata e mai attuata), riforma dei cofidi (mai attuata), persistono oltre venti commissariamenti, da orma cinque anni ,di enti che non si chiudono, non si riformano e rimangono li fermi. Mai approvate: nuova legge urbanistica, legge quadro sull’edilizia, piano sanitario regionale, leggi quadro settoriali.WELFARE REGIONALE Nessuna integrazione socio sanitaria, lasciati soli i malati oncologici, nefropatici, dializzati, tagliata l’assistenza domiciliare. Gli abruzzesi che più hanno bisogno sono quelli che più sono stati lasciati da soli.
RIDUZIONE TASSE RIDICOLA Meno di due euro al meso è stata la riduzione media delle tasse per i cittadini abruzzesi, ma i servizi sociali sono rimaste senza un euro. Pur di dire di aver abbasto le tasse che nessuno si è accorto non ci sono risorse per garantire i servizi sociali essenziali.TERREMOTO Tutte le altre Regioni, dall’Umbria alla Marche, passando recentemente per l’Emilia Romagna, Regioni colpite dal terremoto certamente in misura più lieve, tuttavia hanno preteso ed ottenuto di occuparsi dei propri territori. In Abruzzo neanche una legge approvata.
CONCLUSIONI FINALI Più che finirla la leguislatura Chiodi è riuscito a sfinirla, per darsi ulteriori sei mesi di inganni, astuzie, fubizie e forzature. Un Presidente a fine legislatura scatta la foto, non ha il diritto di parlare al futuro se non descive quanto fatto, non quanto farebbe, avendo avuto a disposizione 60 mesi. Tempo scaduto. La forografia la faremo noi, a gennaio partirà
VIAGGIO IN ABRUZZO, iniziando nei quatro capoluoghi di Provincia, passeremo comune per comune e raccanteremo agli abruzzesi
LA GRANDE BUGIA
Partito Democratico Abruzzo