Il disegno di legge è stato predisposto in forma di testo unico così da comprendere in un’unica normativa tutta la disciplina del settore. Come spiega il proponente Riccardo Chiavaroli, il disegno è nato dall’esigenza di regolamentare, per la prima volta in maniera organica e nel rispetto dell’irrinunciabile principio di sussidiarietà, un settore in cui operano stabilmente parchi, istituzioni regionali e locali, ordini professionali e associazioni ambientaliste.
“L’Abruzzo, non a caso regione dei parchi e regione verde d’Europa – aggiunge Chiavaroli – ha nel ricchissimo patrimonio boschivo una preziosa risorsa al servizio dell’ambiente e dello sviluppo delle zone interne, tradizionalmente svantaggiate e purtroppo in via di progressivo abbandono. Le competenze in materia forestale sono state da tempo trasferite dallo Stato alle Regioni ma mai prima d’ora ci si era misurati con una legge regionale che, attraverso l’incentivo alla pianificazione forestale, il potenziamento dei settori regionali competenti, il decentramento delle funzioni, colmasse un evidente vuoto legislativo e mirasse ad offrire una disciplina dinamica ed efficiente per la gestione delle foreste abruzzesi. La riforma della forestazione in Abruzzo – conclude Chiavaroli – grazie al mio progetto di legge, all’impegno dei colleghi Prospero e Febbo, dei rappresentanti delle opposizioni, degli amministratori locali e dei professionisti che operano nel settore, per i diversi livelli di competenza, permetterà di attuare da subito questa importante forma di intervento a favore dello sviluppo locale ed ecocompatibile in Abruzzo”.