“Secondo l’ordinanza sopra citata- ha dichiarato il vice presidente D’Amico – Noemi ha diritto alle cure compassionevoli e “tale diritto deve ritenersi necessariamente esigibile dal servizio sanitario, e nonostante ordini di “provvedere all’immediata somministrazione”, sembra che i tempi di attesa degli ospedali civili di Brescia oscillino tra i 3 e i 4 anni. Il Consiglio regionale accogliendo all’unanimità la nostra proposta- hanno dichiarato D’Amico e Caramanico- ha voluto invitare il Presidente Chiodi a verificare presso gli organi competenti del Ministero se sia possibile autorizzare un Centro Trapianti del Servizio Sanitario Nazionale della Regione Abruzzo, affinchè possa provvedere alla reale immediata infusione di cellule staminali alla piccola Noemi, nel caso in cui sia impossibile farlo presso gli ospedali civili di Brescia”.