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D’Amico dice no all’utilizzo dello zampetto per la raccolta dei tartufi in provincia dell’Aquila

L’Aquila. No all’uso dello zappetto per la raccolta dei tartufi.

È quanto lamenta Giovanni D’Amico, vice presidente del Consiglio regionale e componente della Commissione Agricoltura, che ha approvato a maggioranza di centrodestra il provvedimento in questione.

Più precisamente si tratta della possibilità di reintrodurre l’uso dello zappetto per la raccolta dei tartufi in tutti i territori della provincia dell’Aquila.

Una decisione che, per D’Amico, si traduce in un “vero danno per le stesse tartufaie, per i boschi, le coltivazioni agricole e i raccoglitori abruzzesi che rispettano la legge. Mi sono opposto al provvedimento: la mia opposizione  è motivata  sia  dal fatto che l’uso  dello zappetto danneggia  le tartufaie di pregio (tutelate e salvaguardate dalla legge regionale vigente) sia  perché nei  territori, soprattutto di confine quali la Valle Roveto  ed il Carsolano, per esempio, e in ragione della libera ricerca del tartufo, si verrà a determinare  una maggiore presenza  di raccoglitori  che spesso non rispettano le regole  a fronte  di scarsi controlli  sulle irregolarità. Va da sè che  consentire l’uso  indiscriminato dello zappetto  nelle zone confinarie e nelle tartufaie di pregio determinerà un danno ambientale di notevole portata  per le  tartufaie stesse, per  i boschi, per le coltivazioni agricole, per i raccoglitori abruzzesi che rispettano la legge”.