Pescara. Due turni di lavoro nello stesso giorno, rinuncia quasi sistematica dei turni di riposo e impossibilità di fruire delle ferie.
E’ la situazione con la quale deve convivere il personale viaggiante dell’Arpa relativamente al lavoro straordinario, che secondo i sindacati (Fit Cisl, Uilt Uil Faisa Cisal) sta superando ogni limiti di tolleranza. ” Questo fenomeno, che interessa indistintamente tutti i “distretti” di Arpa”, si legge, “va da tempo peggiorando progressivamente e si è così a registrare, nei primi otto mesi del 2013, un numero di ore di straordinario per Distretto pari a: 26000 ore di straordinario nel distretto di Pescara; 13000 ore di straordinario nel distretto di L’Aquila; 11000 ore di straordinario nel distretto di Sulmona; 14000 ore di straordinario nel distretto di Avezzano; 19000 ore di straordinario nel distretto di Teramo; 15000 ore di straordinario nel distretto di Giulianova; 16500 ore di straordinario nel distretto di Chieti
con picchi mensili che oscillano da un minimo di 1100 ore ad un massimo di 5000 ore in ciascun distretto.
Si aggiungano a ciò le non indifferenti spese aggiuntive per la copertura di sedi vacanti part-time con personale full-time in trasferta, con una spesa complessiva che per colpa delle scelte di Arpa si triplica.
Qualora a breve non si dovessero creare le condizioni per soluzioni definitive saranno adottate iniziative di lotta”.