Critical Mass: cosa succederà dopo Chiuso per Bici?

criticalmassPescara. Dopo l’evento organizzato dall’assessore al turismo della Regione Abruzzo, “Chiuso per Bici”, che domenica ha visto diverse manifestazioni sulla costa abruzzese per promuovere il progetto Bike to Coast, si fanno sentire le associazioni di promozione della ciclabilità.

 

E’ la volta di Critical Mass Pescara, in realtà più un movimento che un’associazione, che sottolinea alcune criticità del progetto: “Siamo lieti che la Regione abbia dedicato un’intera giornata alla promozione del tratto abruzzese della Ciclovia Adriatica, ramo n. 6 della rete Bicitalia. Tuttavia ci dispiace che la Regione, nonostante i ripetuti inviti, non abbia mai investito né partecipato all’iniziativa della Bicicletatta Adriatica, nel 2013 giunta alla sua terza edizione, volta proprio a promuovere la realizzazione di un percorso ciclabile lungo la costa abruzzese. Sembra piuttosto palese che a questi politici non interessa la realizzazione della Ciclovia Adriatica, invece è interessata a cavalcare l’onda della mobilità sostenibile in vista delle prossime elezioni. Se avessero avuto serie intenzioni avrebbero collaborato alla realizzazione della Biciclettata Adriatica, invece di decuplicare un evento, disperdendo energie e forze, pur di apparire come i soli promotori. Ciò nonostante siamo disposti a soprassedere. In fondo più cicloiniziative ci sono e meglio è!!! Però ci dispiace che questo evento è stato costruito distribuendo soldi a pioggia a tutti i comuni della costa, senza aver previsto, tranne la parziale e limitata chiusura al traffico del lungomare, né tantomeno pianificato, delle linee generali alle quali attenersi. Il risultato è che la maggior parte dei Comuni organizzerà eventi, spettacoli e animazioni che o non centrano nulla con la mobilità sostenibile, ad esempio l’evento “La canzone del Sole” a Pescara, o che non prevedono la partecipazione attiva dei cittadini, i quali vengono ridotti a semplici spettatori di eventi come quelli previsti a Francavilla. È il solito concetto della videocrazia in cui il cittadino non è chiamato a partecipare, ma solo ad osservare e ad applaudire come in un talk show di berlusconiana memoria. Niente di più lontano dallo spirito della mobilità sostenibile che aspira a ridare un ruolo attivo a tutti i cittadini e a contribuire a ripristinare un po’ di democrazia reale in questo Paese”.

 

Secondo Critical Mass Pescara “Per fortuna ci sono le associazioni cicloambientaliste che hanno rimediato (gratuitamente) alle carenze della Regione e degli Enti territoriali organizzando delle belle biciclettate con partenza da Pescara e Montesilvano. Visti, dunque, i risultati non sarebbe stato meglio investire i circa 300 mila euro per la segnaletica verticale della Ciclovia Adriatica? Inoltre chiediamo alla Regione di illustrarci il progetto del Bike to Coast, visto che non ancora siamo riusciti a vedere nessuna tavola ad eccezione di un video circolato sul web ma che non ha nessun valore progettuale. Dove e come passerà il tracciato? A Francavilla al Mare, a Silvi Marina e a Roseto passerà sulla carreggiata stradale o sul marciapiede? Inoltre se 5 anni fa si era pianificato che per realizzare la ciclabile sull’ex tracciato ferroviario da Vasto ad Ortona ci sarebbero voluti circa 45 milioni di euro, ora come è possibile che con 31 milioni di euro si realizzerà l’intero percorso da Martinsicuro a San Salvo? Aspettiamo lumi dalla Regione”.

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