“Si accampano motivi di risparmio accorpando a maggio 2014 (cioè 6 mesi dopo la scadenza della legislatura) le elezioni regionali con quelle amministrative ed europee” si legge in una nota “ma si dimentica di aggiungere che Sel, l’anno scorso, propose di anticipare le elezioni regionali a primavera del 2013 (cioè 6 mesi prima, circostanza prevista dalla legge che consente di anticipare, e non prorogare le elezioni) per risparmiare alcuni milioni di euro. Tale proposta fu sdegnosamente rifiutata. Ora le stesse persone, lo stesso Consiglio e la stessa Giunta dicono che si può prolungare la loro permanenza di 6 mesi, per evidenti ragioni strumentali. Sorvolano anche su un tema di risparmio della spesa regionale derivante dal fatto che oggi la Regione paga gli stipendi a 45 consiglieri ed assessori regionali, mentre con le nuove elezioni se ne avranno 31 cioè 14 stipendi in meno per 6 mesi. Inoltre la legge dice che dopo 5 anni il Consiglio Regionale deve limitare la sua attività ordinaria e quindi ci sarà un danno alla economia e alla società abruzzese che avranno un consiglio tenuto in vita con una sorta di accanimento conservativo dello status quo. Sel rinnova la richiesta di votare a novembre, prima dell’inverno, per consentire la più ampia partecipazione e una piena operatività del Consiglio e della Giunta senza vacanze di 6 mesi. Quanto alle dimissioni nei tempi di chi vuole candidarsi e si trova in condizioni di incompatibilità, il problema è risolvibile dando una scadenza di 10 o 15 giorni per chi vuole dimettersi e candidarsi dalla data di indizione delle elezioni, come si è fatto con le precedenti elezioni regionali del novembre 2008 (poi slittate per un ricorso al tra al 14 dicembre 2008). La nostra è una proposta ragionevole, che fa risparmiare e che non lede nessun principio democratico sulla durata della legislatura regionale. Evitiamo con una scelta limpida e condivisa possibili ricorsi e contenziosi che sarebbero inevitabili”.