Il consigliere regionale abruzzese di Rifondazione comunista, Maurizio Acerbo, ha rivolto un’interrogazione al presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, e all’assessore alle Politiche sociali, Paolo Gatti, per avere chiarimenti sulla mancata attuazione della legge ”per la vita indipendente”, entrata in vigore il 6 dicembre 2012.
L’articolato prevedeva che entro 90 giorni la Giunta avrebbe dovuto presentare al Consiglio regionale le relative linee guida per l’applicazione delle disposizioni. Termini che secondo Acerbo sarebbero stati disattesi.
Nell’interrogazione, Acerbo espone le preoccupazioni del responsabile del Movimento per la vita indipendente dell’Abruzzo, e delegato regionale della Fish (Federazione italiana per il superamento dell’handicap), Nicolino Di Domenica, che continua a sostenere che ”forse si teme che con questa legge gli istituti saranno penalizzati” e che ”nella nostra Regione la disabilità è ancora un affare”, rimarcando che ”i progetti personalizzati di assistenza a domicilio, rivolti alle persone con grave disabilità porterebbero a costi assai più ridotti rispetto a quelli degli istituti, senza contare la migliore qualità dell’assistenza, gestita direttamente dalle stesse persone con disabilita”’.
Il Consigliere Prc, nell’esporre le sue perplessità, chiede di sapere: le ragioni dell’enorme ritardo da parte della Giunta; a che punto sia la predisposizione delle linee guida; quando saranno inviate al Consiglio regionale per l’approvazione.