“Il commissariamento per la Sanità in Abruzzo ‘deve cessare”. La richiesta al Governo è del commissario ad Acta e presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, avanzata nel corso di un ‘question time’ con i giornalisti organizzato a Pescara questa mattina.”Abbiamo raggiunto l’equilibrio economico”, ha detto Chiodi, “sono stati realizzati gli adempimenti per lo sblocco della quota premiale e sui livelli essenziali di assistenza (Lea), a fine 2013 copriremo i 10 punti per arrivare al punteggio per il livello minimo di risanamento di 160 punti, dai 122 del 2009”.
Il perseguimento dell’equilibrio economico, il rispetto dei la realizzazione degli adempimenti previsti dall’intesa del 23 marzo 2005, che ha comportato lo sblocco di una quota premiale pari a 382 mln di euro costituiscono per il governatore le ragioni fondanti per chiedere la cessazione del commissariamento. Punto nodale rimane la quota premiale, che costituisce il 3 per cento del Fondo sanitario nazionale, condizionata alla verifica positiva degli adempimenti regionali del tavolo di monitoraggio. “Al momento del mio incarico alla presidenza della Giunta regionale”, ha riferito Chiodi, “mancava ancora la documentazione per gli adempienti degli anni dal 2006. Grazie alle nostre verifiche positive, sono riuscito ad ottenere lo sblocco degli oltre 382 milioni di euro, di cui le Asl hanno già beneficiato”.
Il presidente Chiodi, nel corso dell’incontro con la stampa, cui hanno partecipato anche il subcommissario, Giuseppe Zuccatelli, il direttore regionale della Sanità, Maria Crocco, il presidente della Commissione consiliare, Nicoletta Verì, e il capogruppo in Consiglio regionale, Lanfranco Venturoni, si è soffermato, in special modo, sui Lea spiegando che ci sono “buone ragioni per credere che a breve l’Abruzzo sarà la nona regione che garantirà tutti i livelli essenziali. Il punteggio assegnato all’Abruzzo, nel corso dell’ultimo tavolo di monitoraggio è di 150, mentre è 160 il punteggio che nella Griglia Lea equivale all’adempienza per le Regioni”.
Il subcommissario Giuseppe Zuccatelli, nel prendere atto dei trend di crescita dell’Abruzzo sui Lea – si era partiti nel 2009 con un punteggio di 122 – ha spiegato che “bisogna elevare ancora la qualità. Sui 44 livelli previsti per la valutazione, in dieci di questi l’Abruzzo mostra criticità e si tratta, tra gli altri, degli hospice, dei punti nascita, della cronicità e l’adeguamento degli screening”.
Intanto, nel corso dell’incontro, Zuccatelli ha dato notizia, dopo il vertice con i sindacati e i proprietari delle strutture ex art. 26, di gettare le condizioni di un tavolo tecnico che discuta a valere sul secondo semestre 2013, sul reale fabbisogno dell’area riabilitativa, alla luce del taglio governativo di 1 miliardo al Fondo sanitario nazionale. Si e’ deciso di apportare una rettifica al decreto 51, che e’ stato oggetto di polemiche in questi giorni, mantenendo per i primi sei mesi del 2013 lo stesso budget dello scorso anno e di applicare il nuovo per il resto dell’anno.
Foto: Ansa