La truffa della fraganza: occhi aperti anche in Abruzzo

profumoA molti di voi sarà capitato di andare a fare la spesa in un supermercato e, dopo aver lasciato la macchina in sosta, di essere avvicinati da persone che vi chiedevano elemosina o vi proponevano oggetti in vendita.

Una scena che ormai rientra nella normalità, che si ripete ovunque e che solitamente vede come attori zingari o stranieri, i quali a volte, per quanto fastidiosi possano essere in tali situazioni, sono innocui, incapaci di porre in essere qualsiasi azione che violi la legge, a parte il reato di accattonaggio.

Negli ultimi tempi in molte città, anche abruzzesi, sta accadendo qualcosa di diverso e di molto più allarmante, che interessa soprattutto donne sole: una volta ferme al parcheggio, ad avvicinarle non sarà certo una donna mal vestita, ma due o più donne ben vestite che gli proporranno di acquistare un nuovo profumo a prezzi concorrenziali.

La trappola è semplice. Le persone invitano la vittima a provare la fragranza del profumo, la sua freschezza, spruzzando un “profumo” che in realtà è una sostanza che come il cloroformio , una volta “annusata” crea stati di incoscienza facendo perdere conoscenza alla vittima, dando il tempo alle gentili malfattrici di derubarla di tutto quanto di valore contenuto, nella borsa. Finito l’effetto della sostanza la vittima ricorderà ben poco, ma avrà solo il tempo di realizzare che gli è stato rubato qualcosa e che la truffa gli è costata “profumatamente” .

 

Pierluigi Monaco

 


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