Il fenomeno è in aumento, vuoi per il periodo di crisi, vuoi perché con l’arrivo dell’estate molti veicoli che transitano sulle nostre arterie stradali sono stranieri, inoltre si mettono in movimento molti automobilisti che non viaggiano spesso nel corso dell’anno. E’ un espediente ormai vecchio e ben collaudato, che miete numerose vittime in prevalenza donne e anziani.
La truffa di solito si articola con le seguenti modalità. Può accadervi che mentre percorrete una via, specialmente in mezzo al traffico o in ore serali e notturne, sentite un piccolo urto nella parte lato passeggero. Sicuramente, mentre prestate la vostra attenzione alla guida, non potrete realizzare se a provocare il rumore è stato un lieve e reale urto o un piccolo oggetto lanciato dal guidatore di un veicolo che vi si è affiancato o che avete appena superato.
Successivamente il truffatore, solitamente spalleggiato da “un compare”, vi segue lampeggiando con insistenza e vi invita a fermarvi, quindi una volta che vi siete fermati vi mostra lo specchietto retrovisore artatamente lesionato o divelto e penzolante.
Il suo tono è solitamente pacato e l’argomento volge a chiudere la questione con un risarcimento su strada che va dai 50 ai 100 euro, il tutto onde evitare di fare denuncia all’assicurazione, cosa che comporterebbe un inevitabile aumento del premio assicurativo, sicuramente superiore alla cifra richiesta dal malfattore.
I recenti fatti di cronaca narrano di una vicenda giudiziaria avvenuta a Campli, nel teramano, dove un sessantacinquenne, a seguito del tentativo di un tal tipo di truffa, ha avvertito il 112, facendo scattare la denuncia nei confronti di due siciliani.
Ancora più recente è il racconto di un cittadino, nemmeno tanto anziano, ma sicuramente sprovveduto, all’interno di un bar dell’Aquilano che dopo aver vinto poche centinaia di euro alle slot, commentava compiaciuto: “Meno male, almeno ho recuperato i 100 euro che ho dovuto cacciare l’altro giorno a Roma, dopo aver urtato lo specchietto a un ragazzo”.
Forse l’ignaro “sarchiapone” non sa che probabilmente ha solo regalato parte della sua vincita ad un abile truffatore.
Se vi trovate in situazioni simili, chiamate sempre il 112 o il 113, annotando il numero di targa di colui il quale la menta danni allo specchietto, magari proponendo nel frattempo anche uno scambio di generalità.
Se siete di fronte a un malfattore si dileguerà, tranquilli, funziona tre volte su tre. Condividete questo articolo potrà essere utile a molti vostri amici che si metteranno in viaggio durante l’estate e non solo.
Pierluigi Monaco