L’Aquila. “Condannare la nostra regione, con le drammatiche emergenze del lavoro, delle imprese che chiudono, dell’insufficienza delle tutele sociali e delle difficoltà di molte famiglie, a otto mesi di campagna elettorale è pura follia”. E’ la posizione espressa dal responsabile regionale dell’IdV Alfonso Mascitelli sul rischio di slittamento delle elezioni regionali oltre i cinque anni, in accordo con quanto espresso dal PD e da SEL.
“Invieremo una lettera – continua in una nota – al Presidente della Repubblica, garante della Costituzione e al Presidente della Corte d’Appello, figura terza autorevole, perché nella nostra regione possa essere rispettata la costituzione e si dia ai cittadini abruzzesi il sacrosanto diritto di tornare a votare alla scadenza naturale dei cinque anni e non secondo le convenienze politiche di chi ha interesse a sopravvivere. E’ la politica che mostra arroganza ad alimentare l’astensionismo non le condizioni climatiche avverse o le festività natalizie. L’Articolo 122 della nostra costituzione, infatti, conferisce alle regioni la potestà di legiferare sul sistema d’elezione ma non sulla durata degli organi elettivi, che sono stabiliti con legge della Repubblica, e la legge 108/68 è molto chiara al riguardo. E il fatto, poi, che non vi sia stata da parte del Governo nazionale la richiesta di impugnativa della legge regionale di aprile aggraverebbe ancora di più la situazione di incertezza perché si presterebbe a rischio di impugnativa in via incidentale. A questo punto, sul piano del corretto rapporto tra le diverse forze politiche, il presidente Chiodi non può non tenere conto delle posizioni espresse e faccia un atto di responsabilità nel restituire agli abruzzesi la loro piena sovranità del voto a scadenza naturale secondo legge dello Stato”.