Una modifica utilissima, per i petrolieri, quella apportata dal ministro dell’Ambiente Corrado Clini al decreto legge che impediva attività di ricerca ed estrazione di idrocarburi nella acque italiane poste entro 12 miglia marine dalle coste protette. Una mossa, quella contenuta nel decreto sviluppo, che ha spinto i dirigenti della Medoilgas Italia Spa, proprietari della tanto discussa piattaforma Ombrina Mare, addirittura a scrivere al ministro del governo montiano per ringraziarlo del lavoro svolto.
A scoprirlo sono stati i parlamentari abruzzesi del Movimento 5 Stelle Gianluca Vacca e Daniele Del Grosso, attraverso una richiesta di accesso agli atti del progetto Ombrina, effettuata presso il ministero dell’Ambiente della Tutela del Territorio e del Mare. La prima scoperta fatta dai grillini è che “l’istanza di coltivazione del giacimento Ombrina Mare”, riferiscono, “risale al 9 dicembre 2009 mentre il permesso di ricerca degli idrocarburi risale al 5 maggio 2005 ed è stato accordato per una durata di 6 anni”. Il permesso, poi, è stato prorogato alla Medoil per altri tre anni, “Nonostante il dlgs 128/2010”, spiegano Vacca e Del Grosso, “disponesse che ‘Il divieto è altresì stabilito nelle zone di mare poste entro dodici miglia marine dal perimetro esterno delle suddette aree marine e costiere protette, oltre che per i soli idrocarburi liquidi nella fascia marina compresa entro cinque miglia dalle linee di base delle acque territoriali lungo l’intero perimetro costiero nazionale’”.
Quindi l’intervento del governo tecnico a giugno scorso, che con il cosiddetto Decreto Sviluppo ha modificato l’articolo 6 del decreto legislativo in questione, e la successiva conversione in legge approvata da tutti i gruppi parlamentari che sostenevano Monti. Un vero e proprio “favore ai petrolieri”, continuano i deputati a 5 Stelle, che dalla lettera incriminata (CLICCA E SCARICA ), protocollata al ministero il 3 marzo 2012, leggono come la Medoilgas Spa esprima nei confronti dell’uomo deputato alla difesa dell’ambiente italiano“ un doveroso apprezzamento per il prezioso contributo apportato da Lei e dai Suoi collaboratori per l’individuazione della soluzione poi adottata dal Governo al fine di porre riparo ad una situazione insostenibile oltre che ingiusta per gli operatori del settore (petrolifero Ndr) e auspichiamo un positivo completamento dell’iter alle Camere per una sua definitiva e rapida approvazione”. Non poco, infatti, si erano prodigati gli imprenditori dell’oro nero per protestare contro le restrizioni imposte dal decreto legislativo 128 del 2010 alle attività di esplorazione e coltivazione di idrocarburi nei mari italiani.
“A nostro avviso siamo di fronte ad un altro esempio di politica al servizio dei poteri forti”, commentano Vacca e Del Grosso, “che non agisce secondo criteri di imparzialità e indipendenza vista l’inesistente considerazione dimostrata nei confronti dei cittadini e delle amministrazioni locali e considerata l’attenzione con cui il Ministro intratteneva rapporti con le società petrolifere. Alla luce di ciò”, aggiungono i grillini, “abbiamo presentato una apposita interrogazione parlamentare al ministro Clini per chiedere chiarimenti in merito alla cordiale “lettera” di auspici e ringraziamenti. È evidente”, concludono i due deputati abruzzesi, “che più scaviamo e più troviamo”.