La campagna “Ricordati che devi rispondere. L’Italia e i diritti umani” è stata lanciata il 23 gennaio da Amnesty International che ha sottoposto a tutti i candidati delle circoscrizioni elettorali e ai leader delle coalizioni un’Agenda in dieci punti per il rispetto dei diritti umani nel nostro Paese.
Le richieste dell’organizzazione vanno dalla lotta al femminicidio e all’omofobia, alla tutela dei diritti umani nelle carceri, fino alla battaglia contro la pena di morte nei Paesi in cui è applicata (nel dettaglio i dieci punti dell’Agenda sono: garantire la trasparenza delle forze di polizia e introdurre il reato di tortura; fermare il femminicidio e la violenza contro le donne; proteggere i rifugiati, fermare lo sfruttamento e la criminalizzazione dei migranti e sospendere gli accordi con la Libia sul controllo dell’immigrazione; assicurare condizioni dignitose e rispettose dei diritti umani nelle carceri; combattere l’omofobia e la transfobia e garantire tutti i diritti umani alle persone Lgbt; fermare la discriminazione, gli sgomberi forzati e la segregazione etnica dei rom; creare un’istituzione nazionale indipendente per la protezione dei diritti umani; imporre alle multinazionali italiane il rispetto dei diritti umani; lottare contro la pena di morte nel mondo e promuovere i diritti umani nei rapporti con gli altri stati; garantire il controllo sul commercio delle armi favorendo l’adozione di un trattato internazionale)