Così il presidente della giunta regionale abruzzese, Luciano D’Alfonso, questa mattina in conferenza stampa a Pescara, ha presentato l’esito della misura prevista dal ministero dell’Economia e dello Sviluppo, per la zona franca urbana, comprendente i comuni del Centro Italia colpiti dagli eventi sismici che si sono susseguiti a partire dal 24 agosto 2016.
“La copertura defiscalizzante – ha proseguito D’Alfonso – concerne l’esenzione dalle imposte sui redditi, l’esenzione dall’imposta regionale sulle attività produttive, l’esenzione dall’imposta municipale propria, l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali sulle retribuzioni da lavoro dipendente”.
In Abruzzo, su 9.276 imprese attive nei comuni che rientrano nel cratere sismico, sono 770 quelle che hanno fatto domanda: la gran parte in provincia di Teramo (669 aziende per un importo complessivo di 25.500.670 euro) e il restante nelle province di L’Aquila (90 imprese per un importo di 4.783.489 euro) e Pescara
(11 imprese per un importo di 385.396 euro).
“E’ la prima volta che per un cratere sismico si attivino queste misure – ha concluso il presidente della giunta regionale -. Sono molto interessato all’evidenza delle misure di defiscalità, poiché rappresentano una spalla a favore del circuito economico. C’è davvero da essere soddisfatti, ad esempio – ha concluso D’Alfonso – per le 321 imprese a Teramo città, per le 11 imprese a Farindola, per le 49 imprese nella bellissima e ben governata Civitella del Tronto, per le 9 imprese a Campotosto o per le 40 imprese nel comune fondamentale di Isola del Gran Sasso”.