Al termine del confronto è stata messa a punto una sorta di “agenda”, che comprende la costituzione di un’azienda unica dei trasporti, il fondo unico dei trasporti e produttività, l’eventuale costituzione consorzio tra azienda unica e altre società e la riprogrammazione dei servizi.
La protesta è stata rinviata al 22 marzo, in concomitanza con lo sciopero nazionale generale per il rinnovo del contratto di lavoro del settore.