La norma, attesa da anni, è frutto di un grande lavoro “dal basso”, in particolare da parte della FIAB – Federazione Italiana Amici della Bicicletta – che con le sue oltre 130 associazioni locali ha anche promosso l’approvazione, negli anni passati, di numerose leggi regionali in materia, leggi a cui la nuova normativa nazionale si è ispirata.
Tra le leggi regionali a cui la norma approvata il 21 ha fatto riferimento c’è anche la Legge Regionale abruzzese, numero 8 del 2013, il cui articolato normativo è perfettamente aderente alle nuove disposizioni nazionali.
Per questo il Coordinamento FIAB Abruzzo-Molise, forte delle 14 associazioni aderenti, chiede alla Regione Abruzzo di attivarsi subito nel rispetto della legge regionale, anticipando le disposizioni di quella nazionale.
In particolare il Coordinamento chiede di pianificare la rete ciclabile nazionale, prevedendo di nuovo fondi per le ciclabili di penetrazione verso l’entroterra (originariamente stanziati con il masterplan ma poi stornati per altre opere) e coordinando gli interventi di Province e Comuni, non solo per le piste ciclabili, ma anche per i cicloparcheggi, l’adeguamento delle stazioni ferroviarie e dei bus, la pianificazione della mobilità, la promozione degli spostamenti in bici casa-lavoro/casa-scuola, lo sviluppo del turismo in bicicletta, ecc.