Lo afferma il presidente regionale della Cna, Italo Lupo, che giudica “inaccettabile” la decisione secondo cui, a partire dal 1 gennaio, i pedaggi praticati lungo la A24 e la A25 subiranno un rincaro vicino al 6%, dopo che già nei due anni precedenti le tariffe avevano subito rincari superiori al 6%. Rincari superiori all’andamento stesso dell’inflazione, ferma a novembre al 2,5%.
Secondo la Cna abruzzese, la decisione della società Strada dei Parchi di procedere all’aumento dei pedaggi, autorizzato dal governo Monti, determinerà un ulteriore colpo alle tasche dei contribuenti e a pagarne le spese saranno soprattutto quanti utilizzano per motivi professionali, come gli autotrasportatori, i percorsi verso la Capitale. “Oltretutto – osserva ancora Lupo – resta evidente, agli occhi dell’utente, la carenza di servizi messi a disposizione dalla società che gestisce le tratte, carenza che già negli anni passati era stata sottolineata e criticata, senza tuttavia produrre alcun ripensamento. Non vorremmo – conclude – che in questa modo i gestori delle autostrade abruzzesi facessero pagare a cittadini e imprese il vistoso calo di utenti registrato sulle due arterie, e quantificato tra gennaio e agosto scorso dall’Aiscat, l’associazione che raggruppa le società concessionarie dei tratti autostradali, in misura del 10,2% in meno rispetto allo stesso periodo del 2011, contro una media nazionale del 7,1% in meno”