Centri di ricerca, Febbo: ‘Si apre una nuova era’

febboL’Esecutivo regionale ha deliberato due importanti provvedimenti rivolti ai centri di ricerca (Crab, Crivea e Cotir), relativi all’adozione della Delibera di finanziamento pari a 260.000 euro ed all’approvazione della nuova Legge regionale che prevede l’istituzione di un unico il Centro regionale per la Ricerca e l’Innovazione ”. 

“Come già ho potuto affermare nell’ultimo incontro presso la struttura di località Zimarino” commenta l’assessore regionale Mauro Febbo “i dipendenti oggi hanno difficoltà nel percepire le giuste indennità retributive in quanto stiamo attraversando una fase congiunturale e transitoria poiché, da strutture considerate dai più e dal mondo dell’agricoltura ‘stipendifici’, siamo  finalmente passati ad Enti di ricerca che lavorano e producono per l’agricoltura e il sistema rurale abruzzese. La realizzazione di importanti progetti con la fattiva collaborazione del privato, attivati sulla misura 214 del PSR, ha portato a ritardi imprevisti dovuti ai ricorsi al Tar che finalmente sono stati definiti favorevolmente. Per far fronte alla necessità finanziarie dei Centri, abbiamo dovuto reperire le risorse necessarie attraverso  la verifica di tutte le partite finanziarie residuali. Questa nuova fase di trasformazione e rilancio è completata dalla Legge regionale, che ho promosso in collaborazione con i Centri stessi e le Organizzazioni professionali,  coinvolge le 3 strutture regionali che fino ad oggi dipendevano esclusivamente dalla Direzione Politiche agricole. Con questo provvedimento, il nuovo Centro unico sarà al servizio di tutte le Direzioni, non solo dell’agricoltura, e pertanto lavorerà a 360 gradi nel mondo della ricerca, innovazione e sviluppo regionale ed aprirsi alla fattiva collaborazione con i privati. La struttura avrà a propria disposizione un cospicuo fondo di rotazione che dovrà essere utilizzato per partecipare ai bandi regionali, ministeriali ed europei così da sostenere le indennità ai dipendenti oltre che garantire il funzionamento della ricerca. I tre consorzi sono una risorsa e devono continuare ad esserlo in un unico Ente capace di intercettare altri fondi necessari per lavorare e portare in Abruzzo eccellenza e cambiamento in tutti i settori, non solo quello agricolo. Pertanto, oggi la nuova Legge è una realtà e, soprattutto, una concreta risposta alle incertezze sia dei dipendenti sia di tutti coloro che in questi giorni sono riusciti a trovare spazio e visibilità strumentalizzando la difficile situazione dei lavoratori e dei centri di ricerca. Oggi possiamo guardare con maggiore serenità al futuro di queste strutture che grazie al provvedimento della Regione che ha predisposto uno strumento efficace e concretamente operativo. Spero che i lavori consiliari siano celeri per arrivare all’approvazione definitiva”.

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