Non solo: le figure professionali specializzate impiegate in tale servizi vedranno cessare i contratti di lavoro il prossimo 31 dicembre. A lanciare l’allarme sono i presidenti e gli assessori al lavoro delle quattro Province che hanno fatto il punto della situazione nel corso di una riunione, svoltasi a Chieti con i Dirigenti dei servizi, convocata dal presidente dell’Unione Province Abruzzesi Enrico Di Giuseppantonio.
“Ci rivolgiamo ai cittadini affinchè sappiano che le Province non hanno alcuna responsabilità per ciò che potrà accadere a gennaio” dicono gli assessori al lavoro”. Su questa vicenda pesano in maniera determinante due fattori, assolutamente indipendenti dell’operato delle Province: il primo è la Legge di riforma in materia di politiche attive del lavoro e formazione professionale. Il secondo è l’incredibile ritardo da parte della Regione nella procedura per il riconoscimento della Provincia quale organismo intermedio e che consentirebbe di ottenere i finanziamenti. A questo punto a nome di tutti i miei colleghi Presidenti invito soprattutto la Regione a stringere a massimo i tempi e a chiarire le competenze in capo alle Province. Ai cittadini che si rivolgeranno ai Centri per l’Impiego chiediamo comprensione: le Province continueranno a lavorare perché i Servizi specialistici possano proseguire le loro attività e, qualora si dovessero interrompere a gennaio, possano riprenderle nel più breve tempo possibile. Le Province per garantire l’erogazione di importanti servizi da parte dei Centri per l’Impiego e per evitare la chiusura di alcune sedi decentrate, procederanno a distaccare il proprio personale dipendente, confermando così quel senso di responsabilità che specie in una materia delicata come il lavoro le ha sempre contraddistinte”.