Quasi 3milioni di precari in Italia nel solo terzo trimestre del 2012 (il valore più alto dal 1993, record dal 2004). Il tasso di disoccupazione giovanile (età compresa tra i 15 ed i 24 anni), ha toccato quota 36,5 per cento (contro il 26,5 per cento dell’anno scorso) ed il tasso di disoccupazione, nel mese di ottobre, ha raggiunto l’11 per cento.
Cifre record, diffuse proprio oggi dall’Istat, che mettono i brividi e confermano il momento difficile vissuto a livello nazionale nel settore occupazionale.
Ma in questo la Regione Abruzzo, per il terzo anno consecutivo, cerca di metter riparo. E lo fa con la terza edizione dell’avviso pubblico Lavorare in Abruzzo che torna dopo il successo delle prime due edizioni. Da oggi e fino al 31 gennaio sarà possibile aderire al bando, che prevede bonus del valore di 10mila euro per l’assunzione a tempo indeterminato di lavoratori, 15mila euro per le donne e i giovani under 35.
L’avviso è finanziato con 8 milioni di euro del Programma Operativo FSE 2007/2013 ed è la naturale evoluzione della best practice “Lavorare in Abruzzo” che, dal 2010, ha prodotto oltre 3mila nuovi posti di lavoro in Abruzzo in oltre mille aziende.
L’iniziativa punta all’incremento e alla salvaguardia dei livelli occupazionali regionali ed è rivolto ai datori di lavoro e alle imprese abruzzesi che intendono incrementare i livelli occupazionali. Si prevedono oltre 600 nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato.
“Grazie a Lavorare in Abruzzo” ha spiegato l’assessore regionale al Lavoro, Paolo Gatti “abbiamo creato in questi anni oltre 3.000 nuove opportunità concrete di lavoro a tempo indeterminato. Per primi in Europa, all’inizio della crisi economica, abbiamo scommesso sull’idea dei bonus assunzionali e oggi possiamo presentare la terza edizione di un progetto che non solo ha riscosso un enorme attenzione da parte del mondo produttivo abruzzese, ma ha dato risposte concrete a quelli che a nostro avviso sono i principali problemi da risolvere: la mancanza di lavoro, il lavoro precario, la scarsa occupazione femminile e giovanile. Restiamo in trincea, la crisi e’ dura e gli effetti recessivi delle scelte compiute dal governo nazionale si fanno sentire sulle famiglie, sulle imprese e sui lavoratori. Ma il tessuto sociale abruzzese continua a rispondere positivamente alle nostre sollecitazioni: ben 1.408 studenti hanno ottenuto i voucher per l’alta formazione, 1.000 donne sono entrate nel mercato del lavoro grazie alla prima edizione del progetto ‘La crescita è donna’ che a breve riproporremo, altri 663 giovani ragazzi hanno un lavoro a tempo indeterminato grazie alla nostra iniziativa ‘Giovani (in)determinati’ con la quale abbiamo esaurito, e pochi ci credevano, un plafond di 10 milioni di euro. Sono numeri che evidenziano come, se sostenuta, l’impresa abruzzese osa rischiare. Siamo sicuri che l’economia della nostra Regione saprà cogliere anche questa ennesima scossa, dando una nuova opportunità ad almeno altri 600 lavoratori”.
I 10 milioni di euro del Progetto “Lavorare in Abruzzo” sono destinati alle assunzioni nelle aziende operanti nelle “Aree di Crisi” (Area Sisma, Valle Peligna – Alto Sangro, Val Vibrata – Val del Tronto Piceno, Val Sinello, Val Pescara) o nei “settori innovativi” (Agroalimentare; Automotive; Elettronica/ICT; Energia; Edilizia sostenibile; Chimico – farmaceutico; Servizi avanzati; Tessile – Abbigliamento – Calzaturiero; Turismo; Mobili/Arredamento; Economia sociale e civile).
In particolare, 6 milioni di euro sono riservati alle nuove assunzioni, 1 milione è riservato alle trasformazioni di rapporti flessibili e il restante milione e’ riservato all’incremento delle ore di lavoro, fino alla concorrenza di almeno il 60 per cento dell’orario normale di lavoro, per i lavoratori già assunti a tempo indeterminato part-time. Rientrano tra le imprese di nuovo insediamento anche le imprese già attive e che intendono attivare una nuova sede operativa nel territorio regionale. Le candidature di queste ultime imprese devono prevedere nuove assunzioni non inferiori alle 50 unità.
L’incentivo per ogni singola impresa o datore di lavoro non potrà essere superiore a 1 milione di euro. Le aziende si impegnano a non licenziare il lavoratore durante i primi ventiquattro mesi successivi all’assunzione. Le candidature dovranno pervenire entro il termine massimo del 31 gennaio 2013.
La selezione della candidature prevederà una valutazione che seguirà i seguenti criteri: numero assunzioni a tempo indeterminato; appartenenza aree di crisi; appartenenza settori innovativi. Rispetto ai precedenti Avvisi, al fine di andare incontro alle difficoltà rappresentate dai beneficiari, e’ stato previsto il riconoscimento dei costi sostenuti per il rilascio delle polizze fideiussorie.
Un’ulteriore novità è rappresentata dalla possibilità far partire le assunzioni dal giorno successivo a quello di pubblicazione dell’Avviso sul sito della Regione Abruzzo.