Così inizia il post del presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso che sottolinea le bufale sull’esperimento SOX nei laboratori INFN del Gran Sasso, senza citare direttamente, ma criticandoli per la confusione provocata dal servizio andato in onda martedì sera, Le Iene e lo ‘scontro’ ravvicinato con la giornalista Nadia Toffa, così come richiesto da qualche abruzzese nei commenti.
Il presidente riporta dal sito citato: ‘Come siamo stati bombardati noi di segnalazioni al riguardo, scommetto anche voi siete stati bombardati da diversi allarmistici messaggi riguardo a presunti, pericolosi, esperimenti nucleari sul Gran Sasso potenzialmente in grado di trasformare l’Abruzzo nel mondo postatomico e futuribile di Mad Max e Ken il Guerriero’.
Per D’Alfonso “confusione di certo non diminuita dal recente reportage di una nota trasmissione televisiva nazionale, la cui diffusione online ha nuovamente acuito la confusione gli (immotivati) timori. L’attimo di confusione è dato da ‘C’è un materiale radioattivo usato in un laboratorio, è pericoloso”: predicato che, sostanzialmente, si basa sull’asserzione che ogni laboratorio di fisica nucleare sia equipollente all’altro e tutti siano equipollenti a centrali nucleari malsicure. Sostanzialmente, secondo questa teoria il Dolce Forno della Harbert, il giocattolo per bambini con un piccolo fornetto alimentato da una lampadina ad incandescenza, è più che adatto per cucinare un pranzetto luculliano e col kit del piccolo chimico regalato ad un bambino puoi cagionare un’esplosione atomica in grado di radere al suolo una città'”.
E dopo le rassicurazioni postate dall’l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (clicca e leggi), D’Alfonso conclude il post con la frase del sito che smaschera bufale: “Nessun rischio dunque, e nessun esperimento con materiale fissile. Potete dunque dormire sonni tranquilli, e scoraggiare ogni allarmismo”.