“Assistenza in modo preponderante” spiega Gatti “formazione, mappatura dei casi e sensibilizzazione. Su queste linee d’intervento si muove un progetto che da’ una prima risposta concreta ai cittadini abruzzesi affetti da SLA. La Regione Abruzzo ha predisposto il progetto esecutivo che consente alle famiglie dei malati di avere un orizzonte di serenità più lungo ma è consapevole che è necessario proseguire l’impegno teso a convincere il governo della necessità di garantire risorse per servizi indispensabili per tutti i cittadini non autosufficienti”.
Nello specifico, il Piano esecutivo del progetto prevede quattro linee di intervento. La prima riguarda l’affidamento agli Enti di Ambito Sociale della realizzazione e implementazione di percorsi assistenziali domiciliari mediante l’erogazione di assegni di cura alle persone malate di SLA, per una spesa pari a 2,04 milioni di euro in un biennio. La seconda prevede un intervento formativo specifico destinato, prioritariamente, agli assistenti familiari e ai familiari caregiver dei malati di SLA, per un complessivo importo di 250mila euro. La terza destina 23mila euro ad una ricerca volta alla rilevazione dei dati sull’ incidenza e distribuzione territoriale della SLA nella Regione e per l’elaborazione di uno strumento informatico che renda possibile il monitoraggio della patologia negli anni. L’ultima, infine, prevede una azione di divulgazione e promozione degli obiettivi e delle finalità del Progetto SLA, per un importo pari a 20mila euro”.