Trasporto pubblico: il convegno di Cantiere Abruzzo

convegno_trasporto_pubblico_cantiere_abruzzoChieti. Trasporto Pubblico Locale: attualità e prospettive”. Questo il titolo del convegno promosso dalla Fondazione Cantiere Abruzzo-Italia e che si è svolto al Palazzo de’ Mayo di Chieti alla presenza dei rappresentanti delle principali aziende di trasporto pubblico abruzzesi.

“Si tratta di una problematica molto sentita nella nostra regione “ha esordito il senatore Fabrizio Di Stefano, presidente della Fondazione Cantiere Abruzzo – Italia. “E’ necessario trovare il modo di ridurre i costi e migliorare i servizi. Ma il sistema del trasporto pubblico abruzzese riuscirà a reggere la sfida con i colossi che arrivano da fuori regione?”.

“Si tratta di un problema che l’Abruzzo deve iniziare ad affrontare” ha aggiunto Maurizio Spina, segretario Cisl Abruzzo. “I trasporti in questa regione stanno entrando nel piano dell’intervento di efficientamento. In questi anni abbiamo cercato di far capire al Governo che i troppi tagli non permettevano una ripresa completa del settore. Abbiamo lavorato perché con la Regione si attuasse un efficientamento effettivo. Se non facciamo un passo in avanti e se non andremo in fondo, sono convinto che nel trasporto andremo sulla stessa strada della sanità. Per fare le riforme ci vuole tempo ed il tempo non gioca a nostro favore. Il trasporto pubblico deve essere competitivo e per essere competitivo deve essere forte, per far ciò bisogna affidarsi anche ad un consorzio privato. Per me pubblico e privato devono unirsi”.
“Premesso che in questo momento dobbiamo fare in modo che non vada a casa un solo dipendente” ha detto ancora il vicepresidente di Confindustria L’Aquila, Fabio Spinosa Pingue “però le fusioni si fanno per tagliare. Bisogna andare tutti insieme senza lasciare nessuno indietro. Io voglio immaginare una strategia nuova, quindi faccio un plauso a Cantiere Abruzzo per averci messi insieme. Lo scopo è quello di diventare efficienti ed efficaci. Una cosa che ci ha insegnato la storia  economica è che se i privati rimangono relegati al 10-20%, è ovvio che potremo essere colonizzati da un privato. Le fusioni, se saranno fatte fino in fondo, causeranno molti esuberi”.

Sono intervenuti poi i rappresentanti delle società abruzzesi di trasporto pubblico, Massimo Cirulli dell’Arpa, Michele Russo per la Gtm e Pasquale Di Nardo per la Sangritana.

“Le tre società” ha detto Cirulli “sostengono oltre il 50% dei costi per il personale, quindi è questo che andrebbe ridotto eliminando gli esuberi. Basta considerare che un dipendente costa 45 mila euro l’anno. Ad oggi non c’è la necessità di bandire alcuna gara. La fusione tra le tre aziende pubbliche funziona se ci si rifà sulla pelle dei lavoratori”.

Contrario alla fusione anche Russo, mentre Di Nardo ha sottolineato che quella del trasporto rappresenta “la seconda voce di spesa della Regione Abruzzo”.

Francesco Rapino


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