Oltre 900 conciliazioni sindacali definite nel primo semestre del 2017. Sono alcuni dei numeri della Cisal (Confederazione Italiana Sindacati Autonomi Lavoratori) in Abruzzo, che ha da poco festeggiato i 60 anni di attività a livello nazionale.
Un traguardo importante, che poi si lega al recente riconoscimento da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri che ha ammesso la Cisal nel Cnel, riconoscendola tra le principali organizzazioni sindacali autonome del Paese.
“La filosofia della contrattazione della Cisal presenta alcune peculiarità”, sottolinea Rosario Delli Cardillo, responsabile della segretaria provinciale Terziario Teramo, “perché a causa del momento di crisi la Cisal ha cercato di spostare il focus sul secondo livello, dato che sono mutate le condizioni generali del Paese. Ad esempio si è cercato di spalmare la quattordicesima mensilità sulle dodici annuali facendola passare come un incentivo alla produttività. Risultati di questa operazione sono stati una notevole riduzione delle assenze sul lavoro e una maggiore produttività. In poche parola la possibilità di di utilizzare la contrattazione di secondo livello al fine di cucire attorno alle imprese un contratto confacente alle specifiche esigenze delle stesse, che sappia valorizzare la partecipazione alla vita aziendale del lavoratore e dell’imprenditore ” in concreto riconoscere al lavoratore compensi maggiori in virtù della sua detassazione se legata alla produttività, e alla ripartizione dell’utile o welfare aziendale.
Diverse aziende in Abruzzo hanno applicato i contratti della Cisal nel settore commercio, turismo, servizi, logistica, case di cura, conto terzi, façon e vigilanza.
“In Abruzzo questi contratti hanno suscitato molto interesse”, spiega il segretario regionale Vincenzo Lucente, “ e un consistente numero di aziende hanno aderito alle loro applicazione per centinaia di dipendenti”.