L’indagine si basa su 16 parametri divisi nelle macroaree Aria, Acqua, Rifiuti, Energie rinnovabili, Mobilità e Ambiente urbano, attraverso una serie di indicatori arricchiti da bonus derivanti dall’applicazione, da parte delle città esaminate, di politiche innovative, nel recupero e nella gestione delle acque, nella gestione dei rifiuti, nell’efficienza della gestione del trasporto pubblico e in quella che viene definita la mobilità nuova, legata all’alto tasso di spostamenti in bicicletta e alla riduzione degli spostamenti in auto.
In ordine decrescente le prime dieci sono Mantova, Trento, Bolzano, Parma, Pordenone, Belluno, Macerata, Verbania, Treviso e Oristano.
Prima abruzzese la città di Teramo, al 18° posto, seguita, ben distaccata, da L’Aquila, 47^ posizione, Chieti, 65° posto e, ultima, Pescara, in 76^ posizione.
Un bel divario, in Abruzzo, tra la prima in classifica (Teramo), molto vicina alla top ten e l’ultima (Pescara), che si pone, in basso, ben oltre la media e vicina alle ultime classificate, anche se, nelle singole classifiche per le diverse macroaree, si trovano delle sorprese, con, ad esempio, per le aree pedonali, Pescara e Chieti che si trovano, rispettivamente, al 7° e 13° posto, seguite da Teramo (94°) e L’Aquila (97°).
La classifica completa, con gli indicatori, città per città, è visionabile sul sito del Sole24Ore.