“Le esigenze dei nostri territori – hanno spiegato i quattro presidenti – si tratta di una buona boccata d’ossigeno che tuttavia non ci consente di affrontare in maniera organica i problemi di un patrimonio viario, di circa 6.500 chilometri, che risente soprattutto degli ulteriori danni provocati dalle abbondanti nevicate dello scorso febbraio e da anni di incuria. Ecco perché mentre ci siamo già attivati per appaltare al più presto i primi lavori ed aprire i cantieri, chiediamo alla Regione un ulteriore sforzo finanziario, attingendo nuove risorse dai FAS o da altri fondi. Disporre di una buona viabilità significa assicurare un elevato standard di sicurezza per migliaia di automobilisti ma anche porre le condizioni per attirare turisti e non gravare le imprese di ulteriori oneri. Puntare sulle strade significa dunque investire anche sull’economia e sullo sviluppo dei nostri territori”.