Ristrutturazione fondi comunitari, Sclocco: “Chiodi ignora le intenzioni del ministro Barca”

barca_chiodiL’Aquila. “Nella seduta del question time di ieri ho appreso con stupore che il nostro presidente non conosce le intenzioni del Ministro per la Coesione Territoriale Barca, che ha definito ipotesi di riconoscimento del “de minimis” per sconti fiscali fino a 200 mila euro alle piccole e medie imprese in affanno, in particolare operanti in città con aree a più elevata criticità economico sociale e per la crisi economica che attanaglia il nostro Paese”.

Così il consigliere regionale del Pd Marinella Sclocco commenta il Consiglio di ieri, durante il quale si è discusso degli sconti fiscali che sarebbero utilizzati nelle aree che Barca ha definito ad “alta criticità economico-sociale”. In pratica gli aiuti sostituirebbero le Zfu, le Zone franche urbane, pensate dal precedente governo per “favorire lo sviluppo economico e sociale di quartieri e aree urbane caratterizzate da disagio sociale, economico e occupazionale e con potenzialità di sviluppo inespresse”.

“In tutto questo Chiodi, per mezzo del suo assessore al ramo Alfredo Castiglione,  risponde che non sa nulla – precisa la Sclocco – e che quello che chiedo non esiste: “con riferimento all’interrogazione.. si evidenzia che l’oggetto della stessa appare poco chiaro, dal momento che nella premessa vengono citati gli interventi rientranti nella programmazione dei fondi comunitari, che seguono precise procedure alle quali le regioni partecipano congiuntamente e in co-decisione con la commissione europea, mentre nel considerato sono citate ipotesi in intervento relative alle aree caratterizzate da disagio socio-economico, basati su presupposti normativi differenti, alla luce dei quali risulta differente anche il ruolo affidato alla regione nell’ambito dei relativi procedimenti. Pertanto, non risulta possibile fornire adeguato riscontro alla richiesta formulata, afferendo la stessa a due distinte tipologie di intervento“. Ovvero ignorano completamente questa possibilità. Come si possono dare risposte ai territori in crisi come quello dell’Abruzzo, se misure come queste vengono ignorate? Come può non richiedere il presidente Chiodi di confrontarsi su questi temi che porterebbero un po’ di ossigeno alle aziende della sua Regione?”.

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