L’Aquila. “Capire e conoscere se le procedure di concorso pubblico per l’accesso alla carriera dirigenziale del ruolo amministrativo indette dalle Aziende Sanitarie Locali di L’Aquila- Avezzano- Sulmona e Teramo sono legittime e conformi al dettato normativo visto che sono tuttora in vigore presso le stesse Asl specifiche graduatorie per ricoprire gli stessi profili”.
Questo l’oggetto di un’articolata e documentata interrogazione presentata dal Presidente della Commissione vigilanza, Mauro Febbo, indirizzata all’attenzione del Presidente della Giunta Regionale Luciano D’Alfonso e all’Assessore competente in materia di Programmazione sanitaria Silvio Paolucci.
“E’ necessario – spiega Febbo – fare luce e chiarezza sui concorsi banditi presse le suddette Asl per figure dirigenziali che potevano essere pescate in specifiche graduatorie ancora vigenti. Infatti voglio sapere se la Regione Abruzzo e le direzioni competenti sono a conoscenza che presso la A.S.L. di Avezzano-Sulmona-L’Aquila è tuttora vigente apposita graduatoria di concorso pubblico per il profilo di dirigente amministrativo da assegnare alla UOC Gestione Risorse Umane approvata con deliberazione aziendale n. 1728 del 12 ottobre 2015. Analogamente, se siano a conoscenza, che presso la Asl di Teramo sono tuttora vigenti graduatorie di concorso pubblico per il profilo di dirigente amministrativo, tra cui la graduatoria per il concorso pubblico di dirigente amministrativo da assegnare alla UOC Gestione Risorse Umane approvata con Deliberazione aziendale n. 434 del 31 marzo 2015″.
“Nello specifico – sottolinea il consigliere regionale Febbo – bisogna verificare se le procedure di concorso avviate per singolo settore siano contrastanti con gli indirizzi normativi e regolamentari anche adottati dalla Giunta Regionale richiamati nell’interrogazione, i quali sottolineano in maniera inequivoca la unicità del profilo dirigenziale amministrativo e se anche – tenuto conto della situazione economico- finanziaria delle Aziende sanitarie abruzzesi – le menzionate procedure per il reclutamento di figure dirigenziali a tempo determinato, ovvero i rinnovi e le proroghe medio tempore disposti siano coerenti ovvero contrastanti con quanto previsto dal Decreto commissariale n. 105\2015 che prevede che entro il 31 dicembre 2017 le ASL della Regione Abruzzo debbano ridurre i contratti a tempo determinato in essere del 50% procedendo alla loro sostituzione con assunzioni a tempo indeterminato. Quindi l’esecutivo regionale è chiamato a rispondere e verificare se e quali azioni abbiano intrapreso i competenti Uffici regionali, nell’esercizio dei poteri di vigilanza e controllo attribuiti alle Regioni sull’operato delle Aziende Usl; Se i competenti uffici regionali non abbiano ritenuto di impartire alle Aziende Sanitarie della Regione Abruzzo, idonee direttive di attuazione di quanto previsto dalla Deliberazione di Giunta Regionale n. 645/2016 e dal verbale del Tavolo di monitoraggio finalizzate alla copertura dei posti vacanti presso le Aziende sanitarie regionali mediante sottoscrizione di convenzioni per l’utilizzo delle dette graduatorie tra Asl, a fini di snellimento dei tempi e delle procedure concorsuali nonché di contenimento dei costi”.
“Se abbiano valutato di trasmettere idonea informativa alla Procura Regionale della Corte dei conti, potendosi ravvisare nella condotta tenuta dalle su nominate Aziende Sanitarie di L’Aquila- Avezzano – Sulmona e Teramo eventuali profili di responsabilità erariale. Su tutti questi punti – conclude Febbo – vogliamo che l’esecutivo regionale dia una risposta chiara e precisa secondo le norme vigenti altrimenti siamo costretti a pensare che si operi sempre alla stessa maniera ossia a favore dei pochi e a discapito dei molti”.