Consiglio regionale Abruzzo, rinvio legge sull’edilizia

consiglio_regionaleRinviata a settembre, dopo la pausa estiva, la discussione sulla nuova legge regionale sull’edilizia durante l’ultima seduta del Consiglio regionale abruzzese. Il promotore del disegno di legge, Lorenzo Sospiri (Pdl), ha commentato: “Abbiamo raggiunto in linea di massima un accordo con le opposizioni. E’ un testo che è stato condiviso dal 99% del zonsiglio regionale; evidentemente ci sono ancora delle rifiniture da apportare all’impianto normativo per migliorare l’articolato legislativo, poiché il Presidente Chiodi ci ha chiesto di condividere la legge, il più possibile, con le altre forze politiche”.

“Tra un mese – continua Sospiri – approveremo questa norma importante per il settore dell’edilizia. Se 44 Consiglieri regionali sono favorevoli come è emerso oggi in consiglio regionale, ritengo che partiamo da un dato importante e certo: alla prossima riunione dell’Assemblea regionale approveremo la norma”.
Durante la seduta approvati solo tre dei dieci punti all’ordine del giorno: la variante al Piano regolatore generale del Comune di Rocca di Cambio e due autorizzazioni del programma di utilizzo proventi delle alienazioni di alloggi Erp delle Ater di Chieti e Pescara.
Sulla rinvio della legge sull’edilizia ha pesanto il comportamento ostruzionistico dell’opposizione, in particolare Pdci, Prc e Idv che hanno presentato oltre 600 emendamenti (635 compresi quelli del Pd).
“Con pazienza gandhiana ho lavorato in questi giorni per ridurre l’impatto devastante della legge regionale sull’edilizia”. Ha dichiarato il capogruppo Prc, Maurizio Acerbo, precisando: “La maggioranza ha dovuto su molte questioni accettare modifiche sostanziali ma su molte altre c’é ancora da discutere considerato che l’impianto della legge trova similitudini solo con quella della Calabria, regione che non vanta certo primati nel campo del buon governo. Tutte le regioni virtuose hanno cercato di limitare e  regolamentare il famigerato “decreto sviluppo” di Berlusconi. la proposta del PDL abruzzese ne moltiplicava per dieci l’impatto negativo sulle nostre città. Infatti sia le associazioni ambientalistemcheni sindacati degli edili avevano espresso giudizi negativi. Noi fin dall’inizio abbiamo detto che non avremmo fatto ostruzionismo se la legge fosse stata ricondotta a quel quadro di regole che caratterizza regioni come Puglia, Marche, Toscana, ecc. Sono lieto di aver impedito con centinaia di emendamenti che il centrodestra procedesse come un razzo ad approvare una legge sbagliata. Il fatto stesso che una parte, finora insufficiente, dei nostri emendamenti sia stato recepito dallo stesso centrodestra dimostra che la nostra opposizione ha favorito la riflessione”.

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