“Abbiamo bisogno di certezze e la certezza e l’impegno del governo, del Parlamento e delle Istituzioni per l’opera di ricostruzione”. Prima dell’inaugurazione Gentiloni si era recato in visita privata nel comune di Campotosto. I due centri hanno rivissuto la paura del terremoto con le ultime due scosse dei giorni scorsi di magnitudo 3.3 e 3.7 proprio con epicentro a Campotosto.
Gentiloni ha quindi sottolineato la volontà di tornare nelle aree del sisma. “Ci tengo a venire frequentemente nelle zone colpite dal terremoto”, ha detto il premier. La cerimonia d’inaugurazione della scuola dell’infanzia di Capitignano, centro dell’Abruzzo, verso il confine con il Lazio, colpito dal sisma del 2009 e dai terremoti del centro Italia, riguarda una struttura realizzata con i fondi del post sisma dell’Aquila del 2009 grazie all’impegno dell’Ufficio speciale per la ricostruzione dei comuni del cratere (Usrc).
D’Alfonso: accelerare la ricostruzione. “Non esiste una cittadina che possa guardare con fiducia al futuro se non c’è trazione della funzionalità del luogo dove si formano e si educano i bambini. A partire dalle scuole che non a caso hanno valore e significato di edificio strategico che conferisce certezza di futuro. Abbiamo fatto questa scelta per il 2009 ma l’abbiamo rafforzata nelle attività di ricostruzione post sisma 2016-2017”. Sono parole del presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso che, questa mattina ha accompagnato il Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni per una visita in due dei centri inseriti nel cratere dei terremoti 2016/2017.
Dopo una prima tappa a Campotosto per valutare personalmente la situazione nel centro del paese e nell’invaso sottostante,il Premier si è spostato a Capitignano dove ha inaugurato la scuola per l’infanzia demolita e interamente ricostruita costata oltre un milione di euro. Presenti, tra gli altri, il sindaco Maurizio Pelosi, il commissario alla ricostruzione post-sisma Vasco Errani e i sindaci di Barete, Cagnano Amiterno, Campotosto, Capitignano, Montereale e Pizzoli. “Abbiamo la struttura normativa più adeguata possibile – ha detto D’Alfonso -. Abbiamo le risorse umane e finanziarie. Ora dobbiamo mettere in rotazione quella produzione industriale che sarà la macchina della ricostruzione. C’è tutta l’impalcatura che sta funzionando. Le verifiche dei danni sono tutte completate. Di qui a un anno possono partire i primi cantieri per i danni lievi alle abitazioni. Abbiamo fatto quattro piani stralcio per le scuole, le chiesa, l’edilizia strategica e i beni culturali.
Possiamo cominciare a vedere le procedure di gare d’appalto e per i danni lievi le procedure di scelta del contraente. Il 2018 sarà l’anno dei pantaloni degli operai che si sporcano di cemento. Abbiamo messo in campo un piano per la viabilità. La strada messa in sicurezza significa certezza negli spostamenti. Abbiamo a disposizione 23 milioni di euro di investimenti perché la SS 80 venga ulteriormente resa certa e capace di funzionare. Così come gli investimenti già contrattualizzati con Anas per la direttrice L’Aquila -Amatrice. La banda ultra larga, il collegamento innovativo, trova piena copertura finanziaria e da qui al 2018 dovremmo riuscire a godere di questo servizio”. Da parte del governo “l’impegno è totale”, ha invece dichiarato il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni “abbiamo bisogno di certezze e la certezza e l’impegno del governo, del Parlamento e delle Istituzioni per l’opera di ricostruzione”.