“La maggioranza stenta a partorire la riforma del trasporto pubblico locale in Abruzzo. Dopo annunci e tavoli di concertazione pletorici finora l’unico risultato è che della riforma non vi è traccia. Ma sui trasporti il Pd insiste e non molla la presa: Chiodi venga in aula ad agosto a riferire del progetto di fusione delle società di trasporto pubblico regionali”.
E’ quanto scrivono in una nota i consiglieri regionali Claudio Ruffini e Camillo D’Alessandro, che sono tornati ad accendere i riflettori sulla riforma dei trasporti, ottenendo, come primo passo, un consiglio regionale straordinario, convocato per il prossimo 1 agosto.
“L’Abruzzo è in ritardo e senza la nostra richiesta di un Consiglio straordinario, della riforma dei trasporti se ne sarebbe riparlato direttamente ad ottobre” commenta D’Alessandro. “Tutto questo dimostra che la maggioranza stenta nel rispettare gli adempimenti che si era data. Questa riforma è al contrario la priorità dell’agenda regionale e Chiodi deve dirci cosa vuole fare”.
In effetti sono già saltate due date importanti che scandivano l’iter della riforma: ad oggi la Giunta regionale non ha presentato nessun progetto di fusione dei trasporti (scadenza 30 giugno) né tantomeno un documento di programmazione degli interventi necessari per attuare la riforma del TPL in Abruzzo (scadenza 30 aprile 2011).
“Chiodi deve mettere attorno ad un tavolo la sua maggioranza e superare ostacoli ed impedimenti da qualunque parte vengano” aggiunge Ruffini. “Bisogna approvare in fretta questa riorganizzazione considerando e mettendo al primo posto i bisogni di mobilità dei cittadini e il mantenimento dei livelli occupazionali. Dopo averla definita una riforma epocale, ci sembra che lo stesso presidente sia sempre meno convinto di questa riorganizzazione”.
“Il presidente” ricorda D’Alessandro “si era impegnato a relazionare sulla riforma entro il 30 giugno. Per questo abbiamo chiesto che venga depositato e discusso in Consiglio Regionale il progetto di fusione delle aziende di trasporto regionali, così come aveva deciso il Consiglio regionale . La fusione rappresenta una occasione di crescita irripetibile per il settore dei trasporti , il quale in un momento di grande difficoltà potrebbe contribuire ad uno sviluppo importante dei territori”.
“Assieme alla riforma delle società” conclude Ruffini “vorremmo discutere anche dell’organizzazione dei bacini di traffico. Finora siamo fermi ad una bozza della maggioranza che definisce ambiti in modo disomogeneo e penalizzante”.