L’Aquila. è stato approvato questa mattina dal Consiglio regionale il testo definitivo della riforma organica in materia di agriturismo. Il testo è il risultato dell’integrazione di due diverse proposte, una del Pd e l’altra della giunta regionale.
“E’ un testo che risponde alle attese degli operatori agrituristici abruzzesi” commenta Claudio Ruffini. “La soddisfazione sarebbe stata maggiore se questa legge avesse avuto anche una dotazione finanziaria, ma per il momento abbiamo previsto che la Regione attraverso i fondi comunitari continui a dare sostegno a questo settore”.
In effetti che ci sia un risveglio ed un proliferare di queste attività lo dimostra il bando del PSR(Piano Sviluppo Rurale) a favore della “Misura Agriturismo” che ha avuto, a fronte di una disponibilità finanziaria di 10 milioni di euro, richieste per oltre 70 milioni di investimenti.
“Purtroppo in questo Consiglio regionale” continua Ruffini “condividiamo ed approviamo diverse leggi che così come è avvenuto per il settore dell’artigianato poi restano leggi di principio o contenitori vuoti, senza un effettivo sostegno al mondo economico a cui si rivolgono. Auspichiamo che dopo questa legge la Giunta adotti subito il regolamento attuativo che permetterà una migliore classificazione delle strutture ricettive agrituristiche in base ai criteri unitari stabiliti a livello nazionale”.
Nel merito della legge, una novità importante è la semplificazione della burocrazia: la riforma renderà più facile l’avvio dell’attività in termine di adempimenti, permettendo infatti di fare una semplice segnalazione certificata di inizio attività al Comune. Altra novità è la possibilità di utilizzare gli edifici esistenti sul fondo destinandoli ad attività agrituristica senza che ciò comporti il cambio di destinazione d’uso. Così com’è da rilevare la possibilità per l’imprenditore agrituristico di trasformare, confezionare e vendere i propri prodotti nelle aziende.
Inoltre la legge prevede anche delle misure ambientali e di tutela del territorio: gli imprenditori agrituristici potranno svolgere anche il ruolo di manutentori del territorio, ovvero valorizzando e proteggendo piante secolari, ma anche occupandosi della manutenzione di aree verdi e naturali.
“Sarebbe auspicabile” continua il consigliere del Pd “che dopo questa legge la Giunta adottasse un Programma Integrativo di interventi tra i vari assessorati (con delega al turismo e alla formazione) al fine di sostenere la multifunzionalità delle imprese agricole ed agrituristiche. Questa legge se verrà sostenuta con nuove risorse regionali potrebbe aiutare il settore dell’ agricoltura” conclude Ruffini “che con le sue azioni e attività multifunzionali può creare nuova occupazione oltre a suscitare un rinnovato interesse per le nuove generazioni verso le nostre zone agricole che sempre più potranno qualificarsi per l’offerta del territorio, delle nostre eccellenze eno-gastronomiche e delle nostre tradizioni”.