È la conclusione a cui giunge il consigliere regionale del Pd Claudio Ruffini, che fa sapere che la giunta regionale avrebbe dovuto presentare il progetto di fusione delle aziende entro il 30 giugno 2012.
“Oggi – spiega Ruffini – è stato convocato l’ultimo consiglio regionale del mese, questo significa che gli impegni contenuti nell’articolo 18 della L.R. 1/2012 (Finanziaria regionale 2012) saranno certamente disattesi. Il prossimo consiglio disponibile sarà convocato nel mese di luglio, ma nessuno crede che per quella data così vicina il presidente Chiodi si presenti in aula con il progetto di fusione delle aziende di trasporto. Ma c’è un’altra scadenza in questo mese che la Giunta regionale non rispetterà”.
Si tratterebbe, stando a quanto dichiarato da Ruffini, degli obblighi derivanti dalla Legge n.27/2012 che prevede che “le regioni organizzano lo svolgimento dei servizi pubblici locali a rete di rilevanza economica in ambiti o bacini territoriali ottimali e omogenei tali da consentire economie di scala e di differenziazione idonee a massimizzare l’efficienza del servizio, entro il termine del 30 giugno 2012” e che, nella sua opinione, saranno disattesi.
“Dopo tre anni e mezzo di giunta Chiodi – commenta il consigliere del Pd – nessun progetto di fusione dei trasporti è stato presentato né tantomeno sono stati individuati i bacini di traffico. Uno o più bacini?? Dopo il 30 giugno 2012 la regione Abruzzo rischia di essere Commissariata dal Governo per la scelta dei bacini. L’ennesimo commissariamento dopo sanità e ricostruzione! Purtroppo dobbiamo continuamente rilevare che questa giunta regionale non è in grado di fare le riforme necessarie che servono agli abruzzesi. La riforma è importante e non più rinviabile soprattutto in riferimento al peso nel bilancio regionale di questo settore, che è secondo solo alla sanità. Chiediamo a Morra ed al Presidente Chiodi di fare di più e di fare in fretta. La nostra regione non può permettersi di mantenere l’attuale assetto dei trasporti, serve al contrario maggiore coraggio che porti ad una nuova governance”.
Il consigliere regionale ricorda altresì che entro il 30 giugno scade anche il contratto per il trasporto pubblico locale su ferro tra Regione e Sangritana. “Avevamo chiesto che per Sangritana vi fosse la proroga del contratto per 6 anni così come è avvenuto con Trenitalia – conclude Ruffini -. Se il contratto scade il pericolo è che crolleranno gli investimenti sul trasporto merci e che si metta a rischio il fatturato dell’azienda e il destino dei suoi lavoratori. Anche su questa vicenda, nonostante i nostri rilievi, la maggioranza ha dimostrato scarsa incisività e incapacità di farsi carico dei problemi”.