Lo afferma il segretario regionale del Partito democratico Silvio Paolucci, commentando la vittoria del Pd alle elezioni per il Consiglio delle autonomie locali, svoltesi ieri in tutto l’Abruzzo e che hanno visto i sindaci abruzzesi dei Comuni non capoluogo scegliere i candidati del Pd, che elegge 8 rappresentanti contro i 4 del Pdl.
Dei 12 seggi in palio (gli altri 8 sono assegnati ai componenti di diritto, ovvero presidenti di Provincia e sindaci dei Comuni capoluogo) in provincia di Chieti 3 seggi sono andati al Pd e 1 al Pdl, all’Aquila 2 seggi a testa, a Pescara 2 seggi al Pd e nessuno al Pdl, a Teramo un seggio a testa.
“Il cambiamento dell’Abruzzo inizia proprio dai sindaci, dalle buone prassi di amministrazione quotidiana e di frontiera – sottolinea Paolucci – e il fatto che proprio fra chi ogni giorno vive a contatto con i problemi degli abruzzesi arrivi questa vittoria così netta è un risultato incoraggiante per il Pd, un riconoscimento al lavoro svolto ogni giorno ed alle battaglie a difesa delle autonomie locali, dei centri medi e minori, del diritto dei cittadini a poter contare su servizi efficienti a prescindere dal luogo di residenza. Il risultato dimostra ancora una volta quanto il centrodestra abruzzese sia ormai lontano dalla realtà, arroccato nella sua arroganza e incapace di dare una prospettiva ai cittadini”.
Gli eletti del Pd sono i sindaci Antonio Luciani (Francavilla), Giovanni Di Stefano(Fresagrandinara), Roberta Zita Marulli (Palmoli), Francesco Crivelli (Sant’Eufemia a Maiella), Rocco D’Alfonso (Penne), Antonio De Crescentis (Pratola Peligna), Vincenzo Nucciatelli (Scurcola Marsicana), Luciano Monticelli (Pineto).