Lo ha reso noto il presidente della Giunta regionale, Luciano D’Alfonso, in un post su Facebook che ha espresso ringraziamenti e gratitudine per il lavoro svolto. La Gerardis, arrivata dall’avvocatura dello stato, lascia l’ente abruzzese dopo circa due anni e mezzo di lavoro, quindi quasi alla scadenza del contratto triennale che secondo quanto si è appreso, sarebbe stato rinnovato. Gerardis è stata scelta direttamente dal ministro Maurizio Martina sulla scorta di un brillante curriculum e anche del lavoro svolto alla Regione. Il passaggio formale è avvenuto con uno scambio di lettere nei giorni scorsi con D’Alfonso che ha acconsentito all’istanza di Gerardis corredata da una richiesta ufficiale di Martina, perché i due ruoli sono incompatibili. L’ormai ex dg abruzzese sarà a Roma già martedì prossimo.
Soddisfazione “per questi due anni e mezzo di lavoro, in un contesto di reciproca fiducia, nell’ interesse della Regione” è stata espressa dal presidente D’Alfonso, in riferimento alla nomina del direttore generale della Regione, Cristina Gerardis, a capo dell’ufficio legislativo del ministero dell’Agricoltura.
D’Alfonso, su Facebook, ha auspicato che “la relazione di stima e anche di affetto che ha legato il direttore all’Ente, ai suoi rappresentanti politici, ai dipendenti regionali e al territorio possa in futuro avere positivi seguiti”.
“Per l’Abruzzo – ha evidenziato D’Alfonso – la presenza del direttore in un ruolo così autorevole e tecnicamente elevato in quel dicastero costituirà un importante riferimento nell’ottica di una strategia territoriale improntata all’economia verde e blu”.
Il governatore ha sottolineato che “il passaggio formale avviene dopo uno scambio di note tra il direttore e il presidente, nelle quali la prima ha rappresentato la richiesta nominativa del ministro per l’incarico di capo dell’ufficio legislativo del ministero dell’Agricoltura, il proprio rammarico per lasciare il ruolo regionale, la gratitudine nei confronti della Giunta per questa importantissima occasione professionale e la speranza di avere reso all’amministrazione un apporto utile e positivamente valutabile”.