Sanità Abruzzo, 4mila euro al giorno alle società di revisione contabile

soldi3_foto“Se davvero l’Abruzzo, come più volte e anche oggi dichiarato da Chiodi, ha finalmente ripianato il deficit sanitario, come si spiega l’ulteriore affidamento di un appalto, al costo complessivo di 2 milioni di euro e che durerà almeno 18 mesi, per l’accertamento e il monitoraggio del debito?”.

È quanto chiede in un’interrogazione il consigliere regionale Cesare D’Alessandro (IdV) al presidente abruzzese Chiodi, con riferimento a quanto deliberato dalla giunta regionale lo scorso 12 marzo.

“Si tratta – spiega il politico – del nuovo affido alla KMPG, in raggruppamento con la Ernst & Young, il servizio di advisory contabile per il rientro del debito sanitario. Il costo giornaliero del servizio, fatti due conti, è sempre quello degli anni precedenti: quasi 4.000 euro al giorno! La verità è che oggi, a più di tre anni dal suo insediamento, dopo aver dichiarato che il debito non c’è più, Chiodi affida un remuneratissimo appalto per le procedure di ricognizione e riaccertamento del debito sanitario pregresso, dovendosi accertare – testualmente – “il valore dei debiti verso i fornitori ‘non transatti’ al 31 dicembre 2005 e al 31 dicembre 2006, nonché alle susseguenti attività per il monitoraggio dell’aggiornamento dello stato del debito (nella contabilità delle Aziende del SSR) in relazione ai pagamenti effettuati””.

Una situazione che, secondo D’Alessandro, nasconde il tentativo del presidente di “prenderci tutti per il naso, dicendo a parole che il debito sanitario non esiste più, mentre nei fatti si comporta come se esistesse eccome: non si dimette da Commissario, non taglia le tasse, ma rinnova l’affidamento del servizio di monitoraggio per un anno e mezzo, addirittura prorogabile di un altro anno. Il contratto stipulato con le società di advisory non prevede neanche la possibilità di recesso in caso di termine del commissariamento, che evidentemente non rientra nei progetti di Chiodi. E’ amaro constatare che la nostra Regione, pur pagando gli abruzzesi le tasse più alte e pur avendo avviato il piano di risanamento prima di altre regioni, si trova ancora in forte ritardo rispetto a tutte le altre regioni. Soltanto la Campania e la Calabria si trovano peggio, ma con un commissariamento intrapreso assai in ritardo rispetto a quello abruzzese. Il presidente Chiodi, che obtorto collo ha dovuto prendere atto del suo fallimento come Commissario per la ricostruzione, riconosca, ora, anche il proprio fallimento come Commissario per il rientro del debito sanitario e si appresti a restituire normalità al Servizio Sanitario Regionale”.

 

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