Abruzzo, proposta di Bracco per aiutare i malati di Alzheimer

Pescara. Un’idea semplice ma che potrebbe rivelarsi estremamente utile per coloro i quali sono purtroppo affetti dal morbo di Alzheimer, demenza degenerativa progressivamente invalidante. E’ del Consigliere regionale di Sinistra Italiana Leandro Bracco, la cui attività legislativa è rivolta ancora al campo del sociale.

“L’idea consiste nella ‘carta d’identità del malato di Alzheimer’ che altro non è che un documento non medico che contiene le informazioni più rilevanti sulla persona che lo porta con sé. Un documento che raccoglie tutte le informazioni principali sulla persona con demenza e che ha il fine di fornire un valido sostegno alla persona malata e ai suoi familiari ma soprattutto a tutte le persone (operatori sanitari o meno) che entrano in contatto con l’individuo affetto da Alzheimer”.

Ha dichiarato Bracco che ha poi aggiunto: “E’ una tessera pensata per ridurre il disorientamento e aiutare chi assiste l’ammalato e si può rivelare molto utile sia nell’ambiente domestico che negli istituti riabilitativi.

Questa ‘carta d’identità’ può contenere diverse informazioni quali i dati anagrafici, il nome con cui la persona malata gradisce essere chiamata, il luogo dove abita, la composizione del proprio nucleo familiare, le persone che abitualmente si occupano di lei, gli atti o i comportamenti che possono spaventare, far arrabbiare o agitare la persona malata ma anche gli atti o i comportamenti che fanno sentire meglio la persona malata quando è arrabbiata, spaventata o agitata, il modo in cui il malato preferisce comunicare con terzi e molte altre informazioni che nel loro complesso hanno lo scopo di conoscere la persona malata e comunicare con la stessa, apprenderne le abitudini e la routine quotidiana e quindi anticiparne i comportamenti anomali”.

Ovviamente l’adesione alla ‘Carta di identità del malato di Alzheimer’ è puramente volontaria in quanto non si può obbligare nessuno ad aderire alla stessa dato che vengono interessati diritti di rilevanza costituzionale quali il diritto alla salute, alla privacy e al trattamento di dati personali sensibili.

La proposta di legge prevede l’istituzione di un progetto pilota della durata di tre anni che ha lo scopo di verificare la fattibilità e sostenibilità economica della ‘Carta di identità del malato di Alzheimer’ in cui il dipartimento per la Salute e il Welfare della Regione Abruzzo provvederà a istituire e organizzare il nuovo servizio e a scegliere l’ASL ove effettuare il progetto pilota stesso.

“Questa ‘carta d’identità’ – spiega Leandro Bracco – si può rivelare estremamente utile in ambito domestico e negli istituti riabilitativi. Inoltre, al fine di avere una cronologia precisa dei mutamenti di comportamento nel malato di cui purtroppo l’Alzheimer è causa, la stessa ‘carta d’identità’ può essere la chiave di volta affinchè chi presta assistenza al malato non rischi mai di trovarsi in situazioni di difficile risoluzione”.

“Perché anche se l’Alzheimer fa progressivamente perdere la memoria all’individuo – conclude Bracco – la società non deve mai dimenticarsi che anche coloro i quali sono affetti da questo morbo terrificante sono persone alle quali non deve mai essere negata la dignità”.

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