A dichiararlo è Sara Marcozzi, consigliere regionale del M5S che spiega: “E’ sufficiente comparare quanto sta accadendo nelle ultime settimane e confrontare i fatti con le dichiarazioni degli esponenti della Giunta per dedurne la completa inconsistenza e inadeguatezza al governo della regione oltre che la mistificazione della realtà”.
Apertura di inchieste più disparate. Delibere della Corte dei Conti che evidenziano una contabilità regionale basata su “aumenti apodittici delle entrate privi di elementi giustificativi (…) un modus operandi che determina uno svilimento dell’obbligo di copertura, dequalificandolo da strumento a presidio degli equilibri di bilancio della regione a mero artifizio contabile di carattere formale”.
Sentenze della Corte Costituzionale che certificano il caos del bilancio, le casse vuote e le leggi incostituzionali di Regione Abruzzo “E l’assessore Paolucci e il suo presidente pretendono ancora di darci lezioni su come si amministra. Ormai non hanno più alcuna credibilità e le dichiarazioni rilasciate in questi ultimi giorni meritano di essere rispedite al mittente” continua Marcozzi.
“Non ci possiamo indebitare per la costruzione di nuovi ospedali” quando dice questo, l’assessore Paolucci dimentica di dire che la responsabilità è sua, dal momento, scrive la Corte dei Conti ai sensi dall’art. 62 del DLGS 118/2011 che “non può essere autorizzata la contrazione di nuovo indebitamento se non è stato approvato dal Consiglio Regionale il rendiconto dell’esercizio di due anni precedenti a quello al cui bilancio il nuovo indebitamento di riferisce” quindi quello del 2015.
Ma sappiamo che la Corte Costituzionale ha sonoramente bocciato il rendiconto redatto da questo Governo regionale per l’anno 2013 che dovrà essere redatto nuovamente. Dunque, se non possiamo accendere altri mutui, la responsabilità è da attribuire al governo regionale.
“E’, dunque necessario ricorrere al project financing per la costruzione di nuovi ospedali” dice Paolucci sostenendo, con l’ausilio del dimissionario dirigente Ebron D’Aristotile, che la Asl non può sostenere rate di mutui eventualmente accessi con Cassa Depositi e Prestiti da circa 12 milioni di euro all’anno.
Come farà la Asl a sostenere il pagamento degli altissimi canoni che dovrà al privato imprenditore che realizzerà il project financing, però, non ce lo spiega nessuno. Forse perché queste alte rate dovranno essere pagate dalla Asl e dalla regione presumibilmente a partire dall’anno 2023 quando né D’Alfonso, né Paolucci saranno più alla guida dell’Abruzzo.
Tutti gli ospedali abruzzesi sono a rischio sismico tranne uno: il polo di Cardio-chirurgia di Chieti appena inaugurato che, guarda caso, la Asl ha costruito in autonomia e senza fare ricorso al PF. Come si farà? La regione delibererà 24 project financing?
“Visto che questo Governo regionale continua a dichiarare pretestuosamente che il M5S contesterebbe senza offrire soluzioni, ecco le SOLUZIONI che proponiamo. (Lo scriviamo in grassetto, così (forse) non sfuggirà all’assessore né al presidente):
Approvare i rendiconti (almeno) fino al 2015.
Avviare nuove gare per i servizi delle ASL in modo da abbattere la spesa corrente e reperire nuove risorse da destinare all’edilizia sanitaria. Troppi, infatti, sono i servizi che continuano ad essere affidati in proroga a vecchi e onerosi contratti.
Richiedere finanziamento al Programma di Edilizia Sanitaria ex articolo 20 della Legge n.67/1998.
Richiedere modifica del Decreto Terremoto, alla luce della critica situazione di emergenza dei nostri ospedali, con lo stanziamento di maggiori e sufficienti risorse anche per la costruzione di nuovi presidi.
Rimodulare il Masterplan e i fondi in esso sperperati in grandi opere inutili (dalle vasche di laminazione del fiume Pescara alle Funivie cittadine passando per le chiese) per destinarli a opere indispensabili e necessarie per la salute e la sicurezza dei cittadini come gli ospedali e le scuole.
“La riflessione che va fatta è ampia. Il Partito Democratico, al Governo del Paese da anni, ha sostenuto il divieto di sforamento del 3% del rapporto deficit/pil come chiedeva l’Europa; ha sostenuto l’introduzione del vincolo di pareggio di bilancio in Costituzione che nessuno ci aveva chiesto; e proprio questa novità è stata introdotta anche nelle Regioni con l’emanazione del famigerato D.Lgs 118 sull’armonizzazione dei bilanci degli enti locali che ha, di fatto, paralizzato la spesa pubblica, anche la spesa necessaria.
Di conseguenza, sono stati attuati tagli lineari alla Sanità che hanno comportato chiusure di ospedali, chiusure di reparti e mancanza di fondi per l’edilizia sanitaria e ora, con una certa disinvoltura, il PD vorrebbe “rimediare” regalando la sanità pubblica alla gestione privata.
“Mi permetto di ricordare al Presidente D’Alfonso che egli è al Governo della regione e che il suo partito è anche al governo del Paese, dunque, tutto dipende dalla loro volontà politica. Ma, evidentemente, ognuno ha le sue priorità: in questi anni, il PD ha avuto come priorità quella di regalare 20 miliardi di Euro alle Banche, acquistare caccia bombardieri per 15 Miliardi, e condonare 90 miliardi alle società che gestiscono le slot machine. Il presidente D’Alfonso faccia quello che deve alla Regione Abruzzo, se ci riesce, altrimenti abbandoni e si dedichi ad altro!”