Oltre 4,2 milioni di euro a disposizione di quanti in regione effettueranno lavori volti a ridurre nell’atmosfera le immissioni di gas a “effetto serra”, attraverso la presentazione di una domanda per accedere ad un Fondo del 2007 previsto per l’applicazione del Protocollo di Kyoto.
La Cna Costruzioni regionale ricorda che sui circa 200 milioni di euro della prima tranche di finanziamenti, per l’Abruzzo sono previsti 308mila euro per le energie rinnovabili, 3 milioni e 190mila euro per la riduzione dei consumi energetici (nel bando la denominazione è: “usi finali”), 770mila euro per la realizzazione di impianti di calore ed energia (nel bando: “micro-cogenerazione diffusa”) e nei prossimi anni, secondo le previsioni del ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, saranno messi a disposizione, a livello nazionale, altri 400 milioni di euro.
Erogati in conto interessi, i contributi potranno essere cumulabili anche con altre forme di agevolazione. La richiesta può essere effettuata da condomini, enti pubblici, persone fisiche, imprese, compagnie di servizi energetici, per una gamma di interventi abbastanza vasta. Di particolare interesse è il capitolo dedicato al risparmio energetico degli edifici esistenti, che prevede finanziamenti per impianti di teleriscaldamento, climatizzazione degli immobili, impianti di cogenerazione, installazione di misure rinnovabili (eolico, solare termico).
“La nostra regione” ha detto il responsabile regionale di Cna Costruzioni, Federico Scardecchia “insieme a poche altre ha scelto di gestire direttamente la ricezione delle domande e la loro istruttoria, a differenza di quanto previsto a livello nazionale, dove questo ruolo spetta alla Cassa Depositi e Prestiti. Ma la scelta dell’autonomia non si è certo tradotta in una maggiore e migliore diffusione nel territorio regionale di informazioni sui benefici previsti. A tutt’oggi, infatti, non è chiaro quali siano procedure e uffici competenti”.
L’Abruzzo, come ha evidenziato la Cna, risulta essere una regione in cui si punta molto sul settore energetico, come testimoniato dai 32 milioni di euro investiti solo nel 2009 per usufruire del bonus del 55% per il contenimento del consumo di energia, soprattutto tenendo della gran parte del patrimonio edilizio (costruzioni realizzate negli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta) particolarmente adatto all’applicazione di questi nuovi strumenti.
“La forte e capillare presenza, sul territorio, di piccole e micro-imprese edili” ha aggiunto del presidente regionale di Cna Costruzioni, Franco Carmine Santilli, “consente di disporre di un’ampia offerta per la realizzazione, in modo qualificato, dei diversi interventi indicati. E in un momento di particolare gravità della crisi economica, che ha investito frontalmente il settore edilizio, le risorse a disposizione rappresentano pur sempre una boccata d’ossigeno”.