Chieti. 3 giugno 2014: Enrico Di Giuseppantonio, allora presidente della Provincia di Chieti, in una nota ufficiale, chiese espressamente alla Società Autostrade la realizzazione della terza corsia sull’autostrada A/14.
Di Giuseppantonio, sostenne la validità dell’intervento, tra l’altro già compiuto nel tratto marchigiano, per una serie di ragioni che oggi, come tre anni fa, erano meritevoli di attenzioni. Alla base di quella richiesta che seguiva altre dello stesso tenore fatte pervenire alla Società Autostrade ed al Governo, la necessità di dotare l’Abruzzo non solo di ‘infrastruttura strategica’ ma per rendere il tratto abruzzese della A14 sicuro.
“Si tratta di una direttrice costiera che assume una rilevanza fondamentale, soprattutto nello sviluppo economico e turistico ed è percorsa ogni giorno da un numero notevole di mezzi pesanti – ribadì il Presidente Di Giuseppantonio alla Società Autostrade – purtroppo scenario di incidenti stradali, spesso mortali, che giustificano la non sostenibilità dell’attuale configurazione a due corsie.
Una terza corsia andrebbe, tra l’altro, a beneficio della viabilità del nostro territorio: molte delle strade comunali e provinciali non sono più in grado di reggere elevati volumi di traffico e la terza corsia, oltre a garantire un collegamento rapido, consentirebbe di alleggerire il flusso veicolare che grava sulla cosiddetta viabilità ordinaria, con minori rischi per gli automobilisti”.
Oggi, Di Giuseppantonio, Segretario Regionale dell’Udc e Sindaco di Fossacesia, prende atto che nonostante le insistenze di qualche anno fa, tra le novità dell’Allegato Infrastrutture al Def, elaborato dal Ministero delle Infrastrutture (Mit) e pubblicato nei giorni scorsi, c’è sì il via libera ai nuovi progetti di Autostrade per l’Italia per la realizzazione di terze e quarte corsie sulla rete esistente (lavori per 2,4 miliardi di euro) ma tra questi manca assolutamente un capitolo dedicato al tratto abruzzese della A14, per il quale non è previsto alcun intervento.
“Mi aspettavo una maggiore attenzione per la nostra regione. E i motivi del mio rammarico sono molteplici. Qui abbiamo una delle realtà industriali più importanti del nostro Paese, scali marittimi che necessitano di collegamenti per favorire gli scambi, un movimento turistico destinato a crescere.
La necessità di un’ampliamento è dettata da esigenze di sicurezza in considerazione dei volumi di traffico. Molti punti del tracciato della A14, soprattutto nel tratto che attraversa la provincia di Chieti, sono infatti privi persino della corsia di emergenza.
Aggiungo pure che le tragiche esperienze vissute dall’Abruzzo negli ultimi anni, colpita da varie calamità, ci hanno ribadito quanto sia fondamentale poter contare su una rete stradale efficiente. Eppure Autostrade per l’Italia ed il Governo hanno rivolto i loro progetti per migliorare la mobilità nel nord e, in parte, il centro del Paese, ignorando interventi nella nostra regione . Scelte che ovviamente penalizzano fortemente l’Abruzzo”.