Senza dimenticare la difficile situazione che vivono gli operatori del porto di Pescara a causa del mancato dragaggio. “Per questo” dichiara Febbo “dopo aver inviato una lettera al Ministro Catania per evidenziare l’esistenza delle circostanze idonee ad attivare lo stato di calamità a causa dei gravi eventi meteo marini che hanno colpito il settore della pesca, ho coinvolto direttamente anche le associazioni di categoria. In una missiva, infatti, è stato spiegato come l’attivazione del procedimento può avvenire sia su sollecitazione delle Regioni che su istanza delle associazioni stesse attraverso una comunicazione contenente la dettagliata descrizione dell’evento, l’indicazione della zona interessata, l’elenco delle imprese interessate. A questo scopo abbiamo chiesto che ci venissero trasmesse con la massima urgenza tutte le informazioni necessarie, in modo da avere ulteriori elementi per proseguire con sollecitudine nell’iter. Il lavoro però non finisce qui, perché proseguono gli incontri con i rappresentanti degli altri enti per cercare di trovare ulteriori risorse finanziarie da utilizzare per interventi immediati. Inoltre è molto importante fare sinergia con le altre regioni, alle prese con le stesse problematiche, attraverso un costante confronto. A questo scopo, giovedì prossimo è in programma un incontro con la collega della Regione Marche, Sara Giannini”.