“Dal 2013 ad oggi, ho versato a Forza Italia 67.400 euro. Sempre pagato regolarmente quanto di mia competenza. Carta canta e suona. Forza Italia è a secco. In Abruzzo la situazione rasenta il ridicolo. Non c’è una sede, non c’è una bandiera. Niente”.
E’ il j’accuse che il senatore Antonio Razzi muove nei confronti del partito in particolare della sua regione di cui chiede l’azzeramento dei vertici.
“Personalmente – racconta – a Pescara ricevo quanti desiderano parlare con me nel bar vicino casa mia. Tutti coordinatori e comandanti fasulli senza carattere e neanche organizzazione. Non servono”.
“Il signor illustrissimo e mai troppo lodato coordinatore Nazario Pagano – ironizza Razzi – si chiama fuori dai giochi non avendo mai saputo fare il suo lavoro. Lascia, il suddetto, esporre il povero Mauro Febbo che, come un bambino tra i campanelli, spara notizie senza fondamento. Egli, ha dichiarato che il senatore Antonio Razzi non paga al partito il dovuto. Non è informato il giovanotto e si informi perché’ il sottoscritto dal 2013 ad oggi, carta canta, ha versato nelle casse del partito 67.400 euro ed è in regola con quanto deve. Che la coppia Pagano-Febbo, fosse ridicola e fallimentare, l’ho denunciato da anni, ha precisato Razzi, che le cose sarebbero finite in questo modo era palese già dal quel di’”.
“Senza contare che, nonostante fossi un senatore di Forza Italia, nonostante fossi in regola con i miei doveri di supporto al partito, non sono mai stato invitato ufficialmente – si sfoga – ai convegni ed ai consessi pubblici del partito organizzati dalla famosa coppia di star Pagano-Febbo. Dico che è ora che la rinomata coppia si dimetta liberando i posti a gente meglio qualificata che si dedichi al partito con passione per ridare senso pratico ed evidente in Abruzzo della presenza di Forza Italia”.
La replica di Mauro Febbo. Il senatore (sic!!) Razzi ha perso un’altra occasione per tacere e per l’ennesima volta ha dimostrato agli abruzzesi la sua alta capacità di capire e cogliere le dinamiche interne di un movimento politico”. Questa la replica del consigliere regionale di Forza Italia Mauro Febbo che sottolinea “come anche avevo intuito, seguendo alcuni programmi nazionali di intrattenimento e imitazioni di comici, che l’emigrante Razzi avesse seri problemi con la lingua italiana oltre ad essere un personaggio televisivo sempre più apprezzato.
Ma di questo ne siamo grati e infinitamente riconoscenti poiché esporta la sua cultura e intelligenza in tutta Italia e in tutto il mondo. Detto questo invito l’integerrimo senatore a rileggere la mia intervista al passato e precisamente ‘non pagava’, così come da riscontro degli stralci ufficiali. D’altronde è lui stesso a confermare che oggi è in regola dopo aver versato successivamente tutta la parte spettante.
Capisco che – continua Febbo – oggi il senatore ha molto tempo da dedicare alla sua attività politica visto che non è stato prescelto per essere il candidato sindaco dei Roma, ma lo invito calorosamente a non preoccuparsi della mia attività politica con insinuazioni inutili e poco corrispondenti alla realtà poiché abbiamo due storie completamente diverse. Prima di tutto io non ho mai fatto il salto della quaglia per vivere (inutile ricordagli la sua intervista per il tradimento) e poi non accetto lezioni da chi proviene da un Partito Giustizialista, come quello di Di Pietro che ha costruito la propria fortuna perseguendo Silvio Berlusconi ed i fondatori di Forza Italia. Inoltre, non accetto lezioni da un semplice e fortunato “nominato” visto che il sottoscritto è sempre stato eletto attraverso le preferenze. Da sempre mi sono misurato nel mio collegio raccogliendo un largo e corposo consenso attribuitomi dai miei elettori scrivendo il mio nome e cognome. Pertanto – conclude Febbo – invito Razzi a non preoccuparsi per le sorti di Forza Italia in Abruzzo e, invece, di continuare a lavorare e portare il suo indispensabile contributo per la pace nel mondo. In queste ore gli italiani ed il mondo intero sono in ansia e apprensione per le prossime scelte di politica estera della Corea del nord e siamo tutti convinti che solo Razzi saprà e potrà porre rimedio alla minaccia di un conflitto mondiale”.